Aggregatore Risorse

Olio extravergine d'oliva nello spazio: accordo CREA, ASI, Coldiretti e Unaprol per valorizzare un patrimonio nazionale, lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo

L’olivicoltura ha bisogno di ricerca e innovazione: il CREA sta investendo fortemente per fornire soluzioni che rendano sempre più competitivo e apprezzato l’olio extravergine di oliva italiano. L’Accordo tra CREA, ASI, Coldiretti e Unaprol è scientificamente molto importante per verificare la conservabilità e la gradevolezza dell’olio extravergine d’oliva in determinate condizioni e per confermare le straordinarie proprietà organolettiche dell’olio stesso. Il progetto verrà seguito dal Centro CREA Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura, sede di Rende, in Calabria, che già si è distinto per il recentissimo completamento della mappatura genomica del cultivar Leccino” così Stefano Vaccari, Direttore Generale del CREA, in occasione della sigla dell'accordo con ASI, Coldiretti e Unaprol, promosso per la Giornata Mondiale dell’Ulivo

Condividi
Olio extravergine d'oliva nello spazio: accordo CREA, ASI, Coldiretti e Unaprol per valorizzare un patrimonio nazionale, lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo

Giornata dell’Ulivo - Grazie a un tesoro di biodiversità e qualità composto da 533 varietà di olive e 250 milioni di piante l’olio Made in Italy vola anche nello spazio come “bonus food” degli astronauti della stazione internazionale orbitante attorno alla Terra. E’ quanto annuncia Coldiretti che, insieme ad Unaprol, ha collaborato al progetto realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana nel quadro di un accordo con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).

Un progetto lanciato in occasione della “Giornata Mondiale dell’Ulivo” per sottolineare l’importanza di valorizzare un patrimonio dell’export nazionale e della Dieta Mediterranea messo a rischio dal batterio della Xylella e dalle etichette a colori Nutriscore.

Gli oli Made in Italy che nella primavera del 2022 andranno in orbita saranno a disposizione degli astronauti per abbinamenti con diverse pietanze: carne, pesce, verdure e per esaltare i sapori più intensi. Alcuni campioni di olio saranno anche destinati a un esperimento sugli effetti della permanenza nello spazio di questo fondamentale alimento della Dieta Mediterranea.

Sostenuti da numerosi studi scientifici sugli effetti positivi sulla salute associati all’olio di oliva, i consumi mondiali sono raddoppiati in trent’anni, con l’Italia che vanta il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp) e una produzione nazionale di oltre 300 milioni di chili nel 2021 grazie a una filiera che conta oltre 400 mila aziende agricole specializzate.

L’Italia, con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, è seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. Purtroppo negli ultimi trent’anni l’Italia ha perso il 46% del proprio potenziale produttivo a causa del clima pazzo, che ha alterato l’ecosistema tradizionale, ma anche dell’abbandono degli uliveti.

“Per conservare il primato di qualità del Made in Italy non sono più rinviabili interventi strutturali di rinnovamento degli impianti e recupero degli uliveti abbandonati per consentire alla produzione di tornare sui livelli di eccellenza di dieci anni fa” afferma il presidente di Unaprol David Granieri.

“Per sostenere e incrementare la produzione nazionale di extravergine Coldiretti ha presentato nell’ambito del Recovery Plan un progetto specifico legato alle reti d’impresa per il futuro dell’olio d’oliva” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini  nel sottolineare che “l’obiettivo è rilanciare la produzione nazionale dell’olio d’oliva per confermare il primato di qualità del Made in Italy attraverso la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta”.

Secondo il direttore generale del Crea, Stefano Vaccari: “L’olivicoltura ha bisogno di ricerca e innovazione: il CREA sta investendo fortemente per fornire soluzioni che rendano sempre più competitivo e apprezzato l’olio extravergine di oliva italiano. L’Accordo tra CREA, ASI, Coldiretti e Unaprol è scientificamente molto importante per verificare la conservabilità e la gradevolezza dell’olio extravergine d’oliva in determinate condizioni e per confermare le straordinarie proprietà organolettiche dell’olio stesso. Il progetto verrà seguito dal Centro CREA OFA, sede di Rende, in Calabria, che già si è distinto per il recentissimo completamento della mappatura genomica del cultivar Leccino”

In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni, con una crescente attenzione verso la qualità, che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. Il consiglio della Coldiretti è quello diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.

Per maggiori info:
COLDIRETTI - 335 8245417 - 06 4682487 - relazioniesterne@coldiretti.it - www.coldiretti.it

CREA - 3450451707 - stampa@crea.gov.itwww.crea.gov.it

 

Agenzia Spaziale Italiana - 06 8567 431 / 887 / 655 - stampa@asi.it

Unaprol - +393282849428 - unaprolpress@unaprol.it

 

Credit foto: ESA

Per informazioni contattare:  

stampa@crea.gov.it