Menù di navigazione

Briciole di pane

La nostra storia

La nostra storia

Condividi

La storia del CREA è la storia della ricerca e sperimentazione in agricoltura ed affonda le sue radici nel Risorgimento, a partire dall’istituzione nel 1850 del Ministero dell'agricoltura e commercio del Regno di Sardegna e il suo affidamento a Camillo Benso conte di Cavour, prima che uomo politico, imprenditore agricolo e fondatore della prima industria dei fertilizzanti in Italia, nonché capostipite dei Ministri dell’Agricoltura che si sono succeduti nel nostro Paese. 
Data la vocazione prevalentemente agricola dell’economia fino al XX secolo, non sorprende che, a partire da un progetto di Cavour, vengono istituiti nel 1866 in ogni capoluogo di circondario, dei comizi agrari, che hanno l'obbligo di creare e mantenere le cattedre ambulanti di agricoltura, affidate all’impegno di singoli studiosi per divulgare la conoscenza scientifica nei comprensori agricoli ad alta vocazionalità territoriale. Si tratta del primo esempio di trasferimento tecnologico ante litteram.


Agricoltura
Sempre su quest’onda nascono, a partire dal 1870, le Stazioni Agrarie di Torino, Modena, Roma e Forlì; poi, nel 1889 il Regio Frantoio sperimentale di Palmi, che, successivamente, nel 1899 fu trasferito a Cosenza, e nel 1903 a Spoleto, nel 1907, le Stazioni Sperimentali come quella di Enologia di Gattinara (VC), Cerealicoltura di Rieti, di Frutticoltura di Acireale (CT), i Laboratori chimici, le Cantine sperimentali di Barletta, Riposto (CT), Noto, Velletri, Arezzo e Palermo, ecc.
Successivamente vengono istituiti anche gli Osservatori Agrari, la cui collaborazione con le Scuole Agrarie è stata davvero intensa e proficua, al punto che alcuni Direttori di tali osservatori hanno diretto contestualmente anche le scuole.

La legge del 5 giugno 1930 colloca le stazioni sperimentali in un contesto unico, dotandole di autonomia tecnico-amministrativa e finanziaria. In un secondo momento, la rete si arricchisce di altre Stazioni quali, ad esempio, quella di Conegliano per la viticoltura e l’enologia (1923), quella sperimentale zootecnica di Roma (1923), quella di floricoltura di Sanremo (1925), ecc. fino ad arrivare nel 1967 alla nascita, sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura,  degli IRSA - Istituti di ricerca e sperimentazione agraria, comprendente 28 Istituti indipendenti e 54 Sezioni periferiche.
Al fine di mettere a sistema le tante competenze delocalizzate sul territorio, nel 2005 nasce il CRA - Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, costituito da 15 Centri di ricerca e 32 Unità di ricerca, coordinate da una sola cabina di regia, diventando il più grande ente di ricerca nazionale dedicato all’agricoltura.

In una prospettiva innovativa di agricoltura saldamente collegata alle esigenze di un consumatore, sempre più attento ad una sana alimentazione, nel 2012, all’interno del CRA, confluisce l’INRAN, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, fondato nel 1936 come Istituto Nazionale di Biologia e, successivamente (1958), denominato Istituto Nazionale della Nutrizione (INN). L’Istituto, vocato fin dalla sua nascita alla ricerca e allo studio del  nostro sistema agroalimentare, è incaricato per l’Italia di redigere le linee guida per una sana alimentazione, le uniche indicazioni istituzionali dirette alla popolazione sana.
Nel 2010, all’INRAN sono accorpati l’Ente Nazionale delle Sementi Elette (ENSE) e l’Istituto Nazionale Conserve Alimentari (INCA).
Con il nuovo millennio, l’agricoltura viene investita sempre di più da una programmazione europea e deve rispondere a politiche comunitarie che impongono nuovi indirizzi anche alla ricerca di settore.

In quest’ottica, nel 2015, l’INEA, l’Istituto Nazionale di Economia Agraria, confluisce nel CRA. L’INEA, sin dalla sua fondazione nel 1928, ha eseguito studi e indagini di economia agraria, conformando la propria attività alle nascenti esigenze e trasformazioni del sistema agroalimentare italiano. Negli anni ’60, con la partecipazione attiva alla costituzione degli strumenti conoscitivi della Politica Agricola Comunitaria, l'INEA ha contribuito in modo determinante alla formazione della cultura della contabilità agraria nel nostro Paese, fungendo da collegamento tra lo Stato italiano e la Commissione Europea nella creazione e nella gestione della Rete d’Informazione Contabile Agricola (RICA).
Il 1 gennaio 2015, in seguito a questa ultima fusione, nasce il CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

Page update la nostra storia

Ultimo aggiornamento: 25 set 2023

Per informazioni contattare: crea@crea.gov.it