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Specie protette di insetti: al via un nuovo studio del CREA a Villa Doria Pamphilj
Il laboratorio per la tutela della biodiversità funzionale negli ecosistemi forestali di CREA Difesa e Certificazione ha dato il via al progetto SaproIlex, con l’obiettivo di stimare la densità delle popolazioni di due specie protette di insetti saproxilici all’interno della Villa Doria Pamphilj, a Roma.
Il progetto è svolto in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre, nell’ambito del National Biodiversity Future Center – Spoke 3, e con la collaborazione di RomaNatura (ente gestore dell’area protetta Villa Borghese e Villa Pamphilj) ed il Servizio Giardini di Roma Capitale.

Anche una metropoli come Roma può ospitare specie protette e per esse sono state istituite Zone Speciali di Conservazione. È Il caso di Villa Pamphilj, una villa storica e al contempo un’area verde di elevato valore naturalistico che presenta al suo interno lembi degli antichi boschi che un tempo circondavano la capitale. Con l’intento di approfondire la conoscenza di questi ambienti e valutarne il reale stato di conservazione, il laboratorio per la tutela della biodiversità funzionale negli ecosistemi forestali di CREA DC ha dato il via al progetto SaproIlex, nel quale verrà stimata la densità delle popolazioni di due specie protette di insetti saproxilici all’interno della Villa Doria Pamphilj, a Roma. I saproxilici sono gli organismi che trascorrono una parte del loro ciclo vitale all’interno di alberi vecchi o deperienti, presenti quindi solo in foreste naturali o gestite in modo conservativo.
Il 12 Giugno ha avuto luogo l’installazione delle trappole attrattive per Cerambyx cerdo, un cerambice, le cui larve vivono e si nutrono all’interno del legno dei lecci secolari di Villa Pamphilj. Lo studio è condotto in tre aree selezionate della Villa, e nelle prossime settimane, i ricercatori si dedicheranno all’installazione di trappole attrattive per la seconda specie target: Osmoderma eremita, lo scarabeo eremita, che negli stessi alberi trascorre il suo ciclo vitale all’interno delle cavità.
Il progetto, che si svolge nell’ambito del National Biodiversity Future Center – Spoke 3, e con la collaborazione di RomaNatura (ente gestore dell’area protetta Villa Borghese e Villa Pamphilj) ed il Servizio Giardini di Roma Capitale, prevede il controllo giornaliero delle trappole installate e la liberazione degli individui catturati, così da non apportare alcun danno alla fauna protetta, e si protrarrà fino ad Agosto, in linea con la fenologia delle specie indagate.
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