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Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari: il processo di sviluppo e le conquiste future

Pubblicato su Frontiers of Nutrition lo studio che descrive la creazione e lo sviluppo dell'OERSA, come entità tecnica a supporto delle politiche nazionali per la perdita e lo spreco di cibo 

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Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari: il processo di sviluppo e le conquiste future

L'OERSA è un’entità indipendente il cui scopo è quello di raccogliere e disseminare informazioni, statistiche, politiche e best practices in relazione alle eccedenze, al recupero del cibo per la ridistribuzione umana e allo spreco alimentare domestico. 

La sua nascita e il successivo sviluppo è il risultato di una prima fase di interviste e di incontri con i rappresentanti di ciascun settore della filiera agroalimentare partecipanti al Tavolo sprechi. Questa fase, volta a raccogliere dati circa le attività di monitoraggio e studio del fenomeno relativo ad eccedenze e sprechi alimentari, ha avuto lo scopo di identificare due direttive perseguibili da OERSA: raccogliere dati nei diversi settori della filiera e sviluppare campagne di sensibilizzazione per incrementare il livello di consapevolezza della popolazione rispetto a tale tematica.

I primi studi, focalizzati sullo spreco domestico, riportano che le famiglie italiane gettano via mediamente 370 g di cibo a settimana, principalmente prodotti freschi come frutta, verdura, pane e bevande non alcoliche. Inoltre, è stato stimato come lo spreco incida per il 4.4% sul totale del volume degli acquisti e per il 3.8% sul totale del valore economico degli acquisti.

Una seconda analisi è stata condotta nel settore primario. In particolare, una ricerca ha permesso di comprendere che le cause maggiori di eccedenze nella filiera di mele, kiwi, pesche e prugne, sono da ricondurre a cause climatiche (86.1%), alla presenza di parassiti o fitopatologie (63.9%), insieme a difetti di forma o dimensione del prodotto (61.1%). La destinazione principale invece è stata identificata come la redistribuzione umana (64.9%).

 

Per informazioni contattare:  

laura.rossi@crea.gov.it