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Due progetti CREA vincitori del Bando scientifico 2021 nel quadro dell’Accordo di Cooperazione Italia-Israele
I progetti HPMEDMET e PlantRED, curati dal CREA Viticoltura ed Enologia e dal CREA Genomica e Bioinformatica, sono risultati vincitori e riceveranno un sostegno finanziario nel quadro dell’Accordo di Cooperazione nel campo della Ricerca e dello Sviluppo Industriale, Scientifico e Tecnologico tra Italia e Israele (Bando scientifico 2021).

Scopo del progetto HPMEDMET, coordinato dal ricercatore Riccardo Flamini, è studiare la sostenibilità della vite e del mirtillo, due colture di primario interesse economico e sociale diffuse nel bacino del Mediterraneo che, a causa dei cambiamenti climatici, sono sempre più frequentemente coltivate in condizioni di caldo e stress idrico. Il CREA Viticoltura ed Enologia svilupperà una ricerca sulle risposte metaboliche e fisiologiche e la capacità di adattamento di due varietà di vite resistenti che sono state recentemente autorizzate per la produzione di vino e potenzialmente adatte ad essere utilizzate in viticoltura biologica, il Volcani Center studierà gli effetti delle condizioni climatiche sulla produzione di metaboliti secondari e nutraceutici di alcune varietà di mirtillo.
Il progetto Plant-RED, coordinato dal ricercatore Alessandro Tondelli, fornirà conoscenze, strumenti e materiali genetici avanzati per favorire lo sviluppo di una nuova generazione di cultivar di orzo e frumento resilienti alla siccità, il fattore di stress ambientale responsabile delle maggiori perdite in agricoltura nell’area Mediterranea. PlantRED combina materiali genetici unici sviluppati dai partner italiani, CREA Genomica e Bioinformatica, coordinatore del progetto, e Università di Milano, con una innovativa piattaforma strumentale israeliana denominata PlantArray, che permette di determinare l’efficienza d’uso dell’acqua (la capacità di convertire acqua in biomassa vegetale) in tempo reale, lungo tutta la vita di una pianta e operando su centinaia di campioni in parallelo. I dati raccolti saranno combinati con i dati genetici per identificare i geni che migliorano la capacità delle piante di sfruttare le risorse idriche.
Guarda il link alla notizia: https://www.esteri.it/it/diplomazia-culturale-e-diplomazia-scientifica/cooperscientificatecnologica/accordi_coop_indscietec/