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Storia dei frumenti – origine, evoluzione e genetica: il CREA-CI Cerealicoltura e Colture Industriali e il CREA Zootecnia e Acquacoltura, tra gli autori dell'omonimo libro appena uscito

Il libro, frutto della collaborazione tra Gaetano Boggini, Andrea Brandolini e Alfio Spina, è edito da Chiriotti Editori

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Storia dei frumenti – origine, evoluzione e genetica: il CREA-CI Cerealicoltura e Colture Industriali e il CREA Zootecnia e Acquacoltura, tra gli autori dell'omonimo libro appena uscito

Il libro, uscito a Settembre, dopo auna sintesi degli eventi che hanno portato alla nascita del frumento, descrive dettagliatamente la famiglia delle Poaceae o Graminaceae con le dodici sottofamiglie, di cui tre sono di notevole interesse alimentare (Pooideae, Panicoideae e Oryzoideae). La prima sottofamiglia comprende sei super tribù, tra cui le Triticodae, a loro volta divise in quindici tribù, tra cui le Triticeae. Queste ultime comprendono le due sottotribù Hordeineae e Triticineae; all’interno della seconda è compreso il genere Triticum, la cui classificazione tassonomica è basata sul grado di polipoloidia delle varie specie (diploidi, tetraploidi ed esaploidi).

Segue una descrizione della morfologia e del ciclo riproduttivo dei Triticum; quindi, il testo si sofferma sulla composizione e sulla qualità delle cariossidi delle specie di maggiore interesse alimentare (frumento tenero, duro e monococco).

Un capitolo del libro è dedicato ai frumenti diploidi, quali il monococco selvatico, con rachide fragile (T. monococcum aegilopoides) e la relativa forma coltivata, con rachide rigido (T. monococcum subsp. monococcum), entrambe forme vestite.

Un altro capitolo tratta ampiamente i frumenti tetraploidi, in particolare la specie timopheevii, con le due sottospecie araraticum e timopheevii, e la specie turgidum con le otto sottospecie (dicoccoides, dicoccon, georgicum, turgidum, durum, turanicum, polonicum e carthlicum). Particolare attenzione viene riservata alla sottospecie durum.

Un ulteriore capitolo, dedicato ai frumenti esaploidi, descrive dettagliatamente le tre specie T. zhukovskyi, T. kiharae e T. aestivum. Particolare attenzione viene riservata a quest’ultima specie e alle sue sottospecie, caratterizzate da semi sia nudi (aestivum, compactum, sphaerococcum) sia vestiti (macha e spelta).

Una parte rilevante del libro riporta i metodi e le azioni di miglioramento genetico dei frumenti sviluppati ed utilizzati a partire da Mendel, passando per Strampelli, Borlaug fino ai protagonisti del miglioramento genetico degli ultimi decenni. Vengono, quindi, descritte le principali attività e i maggiori risultati ottenuti in Italia dal miglioramento genetico dei frumenti teneri e duri a partire dai primi anni del XX secolo e, più recentemente, del frumento monococco, riportando le varietà costituite nei vari anni e la diffusione delle principali cultivar nell’ultimo decennio.

La parte conclusiva del libro descrive i mezzi di cui il breeder dispone attualmente per realizzare gli interventi genetici tesi a controllare avversità biotiche e abiotiche, ottenere la qualità desiderata e quindi, direttamente o indirettamente, incrementare le rese. Particolare attenzione è dedicata agli sviluppi futuri, grazie alle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA): cisgenesi e genome editing.

Infine, in appendice è riportato un documento redatto dalla Società Italiana di Genetica Agraria e dalla Società Italiana di Biologia Vegetale che confuta le notizie false e tendenziose che continuamente appaiono in internet e sulla stampa relativamente ai frumenti in generale e, soprattutto, alle varietà moderne e ai prodotti alimentari da loro derivati.

 

Il libro - ISBN: 978-88-96027-57-8 - non è disponibile in modalità open acess ed è disponibile sia in formato e-book sia in cartaceo.

 

Per informazioni contattare:  

daniela.pacifico@crea.gov.it