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GMA 2025: Il valore della sinergia di tutti gli attori per politiche che assicurino l’accesso ad una dieta sana e sostenibile
Presentati i risultati finali del progetto “Integrated National Food Policy” (INFP), coordinato dal CREA, in collaborazione con l’Università di Bologna, nell’ambito del programma nazionale PNRR ONFOODS

In linea con il tema della Giornata Mondiale dell’alimentazione 2025 “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”, la collaborazione tra tutti gli attori della filiera (produttori, consumatori, istituzioni, ricerca, distribuzione) è risultata essere tra gli strumenti indispensabili per garantire a tutta la popolazione l’accesso ad una dieta sana e sostenibile nonché il presupposto immancabile di ogni politica del cibo davvero efficace. È una delle evidenze emerse dal progetto “Integrated National Food Policy” (INFP), coordinato dal CREA in collaborazione con l’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna, nell’ambito del programma nazionale PNRR ONFOODS, presentato a Roma durante il convegno “Verso politiche condivise per diete sane e sostenibili: ricerca e stakeholder a confronto”. Obiettivo di INFP è stato quello di individuare i molteplici fattori che favoriscono o ostacolano la diffusione di diete sane e sostenibili (DSS), dall’analisi dei comportamenti individuali alla strutturazione dei sistemi agroalimentari.
In uno scenario di crescente attenzione alle sfide ambientali, sanitarie e sociali legate all’alimentazione, la rete nazionale ONFOODS (26 realtà italiane impegnate nel settore alimenti e nutrizione, tra prestigiosi istituti universitari e di ricerca e importanti società e cooperative nazionali) ha contribuito allo sviluppo di conoscenze e strumenti per promuovere diete più sane e sostenibili. La principale tesi emersa dal progetto è che il diritto a nutrirsi in modo sano e sostenibile dovrebbe essere perseguito da una Politica Alimentare Nazionale Integrata (INFP), capace di sostenere la transizione verso sistemi più resilienti ed inclusivi, migliorando gli ambienti alimentari mediante l'integrazione con le politiche e le strategie esistenti nei settori dell'agricoltura, dell'economia circolare, della lotta allo spreco, dello sviluppo rurale e della logistica.
Le azioni condotte. Il concetto di diete sane e sostenibili è stato rappresentato all’interno di un quadro multidimensionale di sostenibilità, analizzando i principali documenti istituzionali e linee guida a livello internazionale, europeo e nazionale, per comprendere come la complessità del rapporto tra sistemi alimentari, salute, ambiente e accessibilità venga affrontata dagli strumenti di policy. Sono stati esplorati i principali domini di politiche pubbliche, indispensabili per costruire una governance coerente e condivisa sulle DSS. Infine, sulla base di quanto emerso delle azioni precedenti, è stata formulata una serie di 14 raccomandazioni politiche per promuovere le DSS in Italia che spaziano dagli approcci agroecologici alla territorialità, dalla giusta remunerazione per chi lavora lungo tutta la filiera alla inclusività del mercato. Da sottolineare, da un lato, l’introduzione dei cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (CAM), come strumenti per valorizzare la capacità di approvvigionamento dalle filiere locali e rafforzare le attività formative e di educazione alimentare, con la dieta mediterranea quale elemento base; dall’altro, l’attenzione prestata ad Ambienti Alimentari che incentivino scelte sane e sostenibili.
Il ruolo del CREA. Il gruppo di lavoro dei centri CREA Politiche e Bioeconomia e Alimenti e Nutrizione ha coordinato le attività del Policy Lab multidisciplinare, coinvolgendo un ampio spettro di esperti nazionali del comparto agroalimentare italiano (tra cui decisori politici, rappresentanti dell’industria, agricoltori, organizzazioni ambientali, esperti di salute pubblica e consumatori) in quattro incontri strutturati.
I risultati del progetto evidenziano che le politiche nazionali italiane sulle Diete Sane e Sostenibili si basano in modo appropriato sulle dimensioni nutrizionali, salutistiche e sui comportamenti di consumo alimentare. Tuttavia, si riscontra anche la necessità di ampliare tali politiche, integrandole maggiormente con le componenti agricole, gli aspetti produttivi dei sistemi alimentari e quelli socioeconomici. In ottica One Health, ciò implica un rafforzamento del collegamento tra politiche alimentari, agricole, della logistica e dell’economia circolare, attraverso il coinvolgimento diretto degli attori del sistema produttivo nei Policy Lab, per meglio allineare offerta e domanda di politiche.
In allegato le Raccomandazioni di Policy per le DSS
A cura di Giulio Viggiani 3384089972