Briciole di pane
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Open Access
L´Open Access (Suber P., 2012) è un movimento internazionale per promuovere la disseminazione del sapere scientifico e il libero accesso ai contenuti di ricerca, focalizzandosi maggiormente su quelli finanziati con i fondi pubblici su vasta scala. Per raggiungere questo obiettivo utilizza politiche e strategie mirate, dette appunto di Open Access (OA), la rete Internet e le tecnologie informatiche all’avanguardia per la gestione e diffusione dei contenuti digitali.
Tre dichiarazioni hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo del movimento OA:
L’espressione “open access” viene utilizzata per la prima volta nel documento della Budapest Open Access Initiative, considerato l’atto costitutivo dell’OA, in cui vengono indicate le due strategie da adottare per favorire la diffusione dell’accesso aperto:
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il self-archiving, ovvero l’autoarchiviazione da parte degli studiosi, di articoli preprint e/o postprint in archivi ad accesso aperto, istituzionali o disciplinari;
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gli open access journals, riviste scientifiche ad accesso aperto, che garantiscono la peer-review e non prevedono nessun costo di abbonamento per i lettori. Per garantire un workflow efficace e una peer-review di qualità, alcune riviste richiedono il pagamento di una quota per coprire le spese relative al processo di pubblicazione. Questi costi possono essere pagati dall’autore o dalla sua istituzione.
Le due strategie sono state successivamente ribattezzate, rispettivamente, Green Road (autoarchiviazione) e Gold Road (riviste OA).
In Italia, il movimento OA si afferma nel 2004 con un atto formale firmato a Messina dai rettori delle università italiane (CRUI); tale documento, a sostegno della Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla letteratura accademica, è noto come Dichiarazione di Messina.
Da anni l’Unione Europea manifesta attenzione e sensibilità alle tematiche dell'accesso aperto alla conoscenza, sia attraverso raccomandazioni e linee guida sia facendosi promotrice di azioni che legano il finanziamento di progetti di ricerca al deposito degli articoli su archivi aperti.
L’area dell´Open Access è a cura dell’Ufficio Affari Istituzionali e Relazioni Internazionali.