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Zootecnia e Acquacoltura
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Zootecnia e Acquacoltura

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Zootecnia e Acquacoltura
Il Centro si occupa di Zootecnia e Acquacoltura, realizzando programmi di miglioramento genetico e sviluppando innovazioni nell'ambito dei prodotti di origine animale e del controllo della loro sofisticazione, nonché degli impianti e delle tecnologie per l’ottimizzazione degli allevamenti. Il centro svolge attività di conservazione della biodiversità zootecnica, nonché miglioramento genetico delle specie foraggere e proteiche per l’alimentazione zootecnica.
Inoltre, il centro di Zootecnia e Acquacoltura fa parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna (Afferisce alla Rete la Sede ZA di San Cesario sul Panaro). Per altre informazioni, clicca qui.
Applicazioni nidificate
Notizie
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La Storia del Cavallo Lipizzano. Un seminario online del Dott. Luca Buttazzoni
"La razza equina Lipizzana: dalle origini al riconoscimento UNESCO l'allevamento nucleo italiano" è il titolo del seminario che il Dott. Buttazzoni, Dirigente del CREA, ha presentato lo scorso 2 Maggio presso la sede di Monterotondo.
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Formazione: concluso oggi in Basilicata il primo corso della Scuola CREA del Casaro
Si è concluso oggi con l’esame finale teorico e pratico il Primo Corso della Scuola CREA per “Tecnico nelle produzioni lattiero-casearie tradizionali sostenibili”, alla presenza della Direttrice della Scuola del Casaro, Assunta D’Oronzio, del Direttore del centro CREA Zootecnia e Acquacoltura, Salvatore Claps, e dal Direttore generale del CREA Stefano Vaccari.
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Il CREA in diretta sulla Rai: ampie recinzioni e ricovero notturno in stalla per proteggere i Lipizzani dagli attacchi dei lupi
Il Tgr Lazio, nell'edizione mattutina odierna di "Buongiorno Regione", ha visitato l'allevamento dei cavalli Lipizzani del CREA Zootecnia e Acquacoltura di Montelibretti (RM), dove lo scorso 24 maggio, 4 puledri sono morti in seguito a un attacco di un branco di lupi.
Eventi
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Direttore del Centro
Salvatore Claps
Direttore
ORCID: 0000-0003-2843-9544Aggregatore Risorse
Piano Triennale della Ricerca 2018-2020
Piano Triennale della Ricerca 2018-2020
Il Piano triennale di attività del CREA contiene la visione strategica decennale e la pianificazione operativa sia dell’Ente in generale sia dei singoli Centri di Ricerca in particolare e viene aggiornato annualmente.
E’ elaborato dal Consiglio Scientifico, adottato dal Consiglio di Amministrazione ed approvato dal Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo.
Scopri il Piano Triennale del CREA
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Storia del centro ZA definitivo
ZOOTECNIA E ACQUACOLTURA
La storia del centro
La sede di Bella del CREA nasceva nel 1911 come Regio Istituto Zootecnico, per espressa volontà del lucano Francesco Saverio Nitti, Ministro dell’Agricoltura. Si deve ad Alberto Romolotti, primo direttore del Regio Istituto Zootecnico per la Lucania, la trasformazione di un podere quasi abbandonato in un centro per l’attività dimostrativa e di trasferimento di tecnologie e mezzi tecnici. Nel 1967 l’Istituto Zootecnico per la Lucania entra a far parte dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Roma. Nel 2014 la sede entra a far parte del CREA e confluisce nel Centro di ricerca Zootecnia e Acquacoltura (CREA-ZA).
L’esistenza dell’azienda di “Tor mancina” è ben documentata fin dall’anno 1600, ed è stata proprietà delle più importanti famiglie nobiliari romane (Barberini, Grillo e Boncompagni) fino al 1922, quando la tenuta fu venduta da S.E. Don Francesco Antonio Boncompagni Ludovisi principe di Piombino e deputato al parlamento italiano all’Istituto Lattifero Agrario e Zootecnico.
L’anno successivo quest’ultimo prese il nome di Istituto Sperimentale Zootecnico di Roma, diventato nel 1967 Istituto Sperimentale per la Zootecnia e nel 2014 sede di Monterotondo del Centro di Ricerca Zootecnia e Acquacoltura del CREA.
L’Istituto sperimentale di Zootecnia di Modena venne istituito nel 1925 col compito di allevare, a scopo di ricerca e selezione, le razze animali locali, nazionali ed estere e di promuovere la zootecnia modenese e regionale. Nel 1967 confluì nell’Istituto sperimentale per la zootecnia, con sede a Roma. Dal 2006 è divenuto Unità di ricerca per la Suinicoltura del CREA. Fino agli anni ’80 le ricerche hanno riguardato razze bovine da latte e da carne, suine, avicole, nonché la produzione del Parmigiano Reggiano. L’attività di ricerca attuale è incentrata sui rapporti fra alimentazione e qualità delle carni suine in funzione dei prodotti DOP, sulla riduzione dell’impatto ambientale dell’allevamento, sull’utilizzazione a fini agricoli ed energetici dei reflui zootecnici e sull’allevamento del suino con metodo biologico.
La sede di Lodi Centro di ricerca Zotecnia ed Acquacoltura (CREA-ZA) deriva dall'agregazione di quattro istituti sperimentali del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), tutti fondati tra gli ultimi anni dell'800 ai primi del 900: l'Istituto per le Colture Foraggiere, l'Istituto Lattiero - caseario, l'Istituto per la Zotecnia sezione di Cremona e l'Istituto per la Cerealicoltura sezione di Sant'Angelo Lodigiano. Nel 1923, all'Istituto Lattiero - caseario fu aggiunta un'azienda agraria. Le diverse strutture si sono aggregate in un unico organismo che racchiude le competenze scientifiche e tecniche dell'intera filiera bovina lattiero-casearia dai foraggi agli alimenti per l'uomo.