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Genomica e Bioinformatica
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Genomica e Bioinformatica
Il Centro studia il genoma delle piante coltivate e la sua l’interazione con l’ambiente al fine di comprendere i meccanismi molecolari che determinano lo sviluppo e la performance quantitativa e qualitativa delle piante e, conseguentemente, dei prodotti di origine vegetale. Le ricerche sono volte a comprendere come piccole variazioni nella sequenza del DNA e/o delle proteine causino modifiche importanti nelle caratteristiche delle piante coltivate e sono finalizzate ad applicare tali conoscenze al miglioramento genetico, alla sostenibilità delle colture, alla tracciabilità dei processi produttivi ed alla sicurezza alimentare.
Il Centro opera per sostenere la competitività internazionale dell’Italia nel settore delle conoscenze genetiche e genomiche delle piante alla base del made in Italy agro-alimentare, secondo una strategia che fa del know-how genomico un asset strategico dell’agricoltura nazionale.
Applicazioni nidificate
Titolo Notizie
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Plant-RED
Exploiting the “PlantArray” physiological phenotyping platform for improving wheat and barley REsilience to Drought
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Orzo: anche il CREA partecipa a BEST-CROP, il progetto per una super varietà, coordinato dall’Università degli Studi di Milano
Anche il CREA, con il suo Centro di Genomica e Bioinformatica, partecipa con altri 17 partner europei, a BEST-CROP (Boosting photosynthESis To deliver novel CROPs for the circular bioeconomy) un progetto Horizon Europe, coordinato dall’Università di Milano, che scommette sull’innovazione genetica ed attraverso la modifica di alcuni geni coinvolti nella fotosintesi e nello sviluppo della pianta, principalmente attraverso l’uso di mutazioni e di Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), si propone di selezionare l’orzo per i futuri scenari climatici: più produttivo e più efficiente nell’uso dell’acqua.
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Orzo più produttivo e più efficiente nell’uso dell’acqua con il progetto BEST-CROP
Il CREA è partner del progetto Horizon Europe, coordinato dall’Università di Milano, che ha l'obiettivo di aumentare l’efficienza della fotosintesi per avere piante più grandi (maggiore biomassa) e più produttive semplicemente utilizzando meglio la luce solare (a parità di concimazione e consumo idrico).
Seme di qualità – SmartSeeds incontra il CPVO
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16
giu 2023
ore 08:30
Progetto Lab2Go – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
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Direttore del Centro
Luigi Cattivelli
Direttore
ORCID: 0000-0002-6067-4600Aggregatore Risorse
Piano Triennale della Ricerca 2018-2020
Piano Triennale della Ricerca 2018-2020
Il Piano triennale di attività del CREA contiene la visione strategica decennale e la pianificazione operativa sia dell’Ente in generale sia dei singoli Centri di Ricerca in particolare e viene aggiornato annualmente.
E’ elaborato dal Consiglio Scientifico, adottato dal Consiglio di Amministrazione ed approvato dal Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo.
Scopri il Piano Triennale del CREA
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La storia del centro definitivo GB
GENOMICA E BIOINFORMATICA
La storia del centro
Il Centro nasce dall'unione di tre strutture, ciascuna con una lunga tradizione di ricerca genetica e genomica. La sede di Fiorenzuola d’Arda è istituita il 19 settembre 1942 dall'allora Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura come Stazione Fitotecnica Piacentina. Inizialmente era localizzata a Gariga di Podenzano, solo nel 1958 venne trasferita a Fiorenzuola d'Arda.
Nel 1968 diventa parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura ed inizia il lavoro di miglioramento genetico dell’orzo. Nel 1990 viene inaugurata l’attuale sede con i moderni laboratori per la genetica molecolare e l’attività di ricerca si espande ad altre specie ed altre tematiche, principalmente molecolari. Nei decenni successivi la sede si arricchisce di nuovo personale, di strumentazione genomica avanzata e di nuove competenze sino a partecipare alle iniziative internazionali per il sequenziamento del genoma dei frumenti e a sviluppare la tecnologia del genome editing.
La sede di Montanaso Lombardo è istituita con Regio Decreto il 18 maggio 1922 come parte della Stazione Sperimentale di Orti-frutticoltura, nel 1962 la sede è ampliata con l’acquisizione del podere Sant’Alberto Magno e la costruzione dell’attuale edificio e serre, nel 1967 diventa parte dell’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura. La sede si è sempre occupata di miglioramento genetico delle specie ortive, colture in vitro, marcatori molecolari e dell’introgressione di caratteri da specie selvatiche. Sono state selezionate numerose varietà ampiamente coltivate in Italia e all’estero.
La sede di Roma nasce come laboratorio dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione e dalla fine degli anni ’80 si occupa dei meccanismi che controllano la regolazione dei geni nelle piante. Nel 2012 entra a far parte del CREA e nel 2017 viene inclusa nel Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica. Cura lo studio di fattori di trascrizione implicati nello sviluppo delle piante e nella risposta a stress e l’ingegneria metabolica finalizzata all'arricchimento di molecole bioattive.