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Genomica e Bioinformatica
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Genomica e Bioinformatica
Il Centro studia il genoma delle piante coltivate e la sua l’interazione con l’ambiente al fine di comprendere i meccanismi molecolari che determinano lo sviluppo e la performance quantitativa e qualitativa delle piante e, conseguentemente, dei prodotti di origine vegetale. Le ricerche sono volte a comprendere come piccole variazioni nella sequenza del DNA e/o delle proteine causino modifiche importanti nelle caratteristiche delle piante coltivate e sono finalizzate ad applicare tali conoscenze al miglioramento genetico, alla sostenibilità delle colture, alla tracciabilità dei processi produttivi ed alla sicurezza alimentare.
Il Centro opera per sostenere la competitività internazionale dell’Italia nel settore delle conoscenze genetiche e genomiche delle piante alla base del made in Italy agro-alimentare, secondo una strategia che fa del know-how genomico un asset strategico dell’agricoltura nazionale.
Applicazioni nidificate
Titolo Notizie
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Regenerating food: soluzioni e tecnologie per l'agricoltura di domani
Cosa mangeremo domani? Riusciremo ad avere cibo sufficiente e di buona qualità per tutti, senza pesare troppo sul pianeta? Il nostro agroalimentare è pronto alla sfida? Di questi temi fondamentali e strategici parleranno il 17 settembre presso la prestigiosa Biblioteca storica del CREA, scienziati e professionisti, esperti e imprenditori, in un viaggio illuminante attraverso le innovazioni che stanno rivoluzionando il settore, dalla produzione primaria fino al consumo finale.
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Biotech week 2024: : il CREA scende "In campo con i geni", la docuserie che spiega il lavoro dei ricercatori sulle biotecnologie vegetali
Da oggi e per tutta la settimana sui social del CREA. Guarda la nostra playlist
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On line "In campo con i geni", la docuserie realizzata in occasione della Biotech week 2024
Un episodio al giorno durante l’intera settimana per comprendere con semplicità i meccanismi e le potenzialità della genomica e delle biotecnologie in agricoltura.
«Il centro di Genomica e Bioinformatica – spiega Luigi Cattivelli, Direttore del Centro,- è l’hub-genomico del CREA, l’interfaccia tra la ricerca molecolare più avanzata ed il mondo agricolo, studiamo il DNA delle piante, portiamo le conoscenze genetiche in campo e lo spieghiamo a tutti. Con "In campo con i geni" raccontiamo il nostro lavoro quotidiano per costruire il futuro dell’agricoltura ».
Seme di qualità – SmartSeeds incontra il CPVO
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Non ci sono eventi in programma
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Direttore del Centro
Luigi Cattivelli
Direttore
ORCID: 0000-0002-6067-4600Aggregatore Risorse
Piano Triennale della Ricerca 2021-2023
Piano Triennale della Ricerca 2021-2023
Il Piano triennale di attività del CREA contiene la visione strategica decennale e la pianificazione operativa sia dell’Ente in generale sia dei singoli Centri di Ricerca in particolare e viene aggiornato annualmente.
E’ elaborato dal Consiglio Scientifico, adottato dal Consiglio di Amministrazione ed approvato dal Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo.
Scopri il Piano Triennale del CREA
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La storia del centro definitivo GB
GENOMICA E BIOINFORMATICA
La storia del centro
Il Centro nasce dall'unione di tre strutture, ciascuna con una lunga tradizione di ricerca genetica e genomica. La sede di Fiorenzuola d’Arda è istituita il 19 settembre 1942 dall'allora Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura come Stazione Fitotecnica Piacentina. Inizialmente era localizzata a Gariga di Podenzano, solo nel 1958 venne trasferita a Fiorenzuola d'Arda.
Nel 1968 diventa parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura ed inizia il lavoro di miglioramento genetico dell’orzo. Nel 1990 viene inaugurata l’attuale sede con i moderni laboratori per la genetica molecolare e l’attività di ricerca si espande ad altre specie ed altre tematiche, principalmente molecolari. Nei decenni successivi la sede si arricchisce di nuovo personale, di strumentazione genomica avanzata e di nuove competenze sino a partecipare alle iniziative internazionali per il sequenziamento del genoma dei frumenti e a sviluppare la tecnologia del genome editing.
La sede di Montanaso Lombardo è istituita con Regio Decreto il 18 maggio 1922 come parte della Stazione Sperimentale di Orti-frutticoltura, nel 1962 la sede è ampliata con l’acquisizione del podere Sant’Alberto Magno e la costruzione dell’attuale edificio e serre, nel 1967 diventa parte dell’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura. La sede si è sempre occupata di miglioramento genetico delle specie ortive, colture in vitro, marcatori molecolari e dell’introgressione di caratteri da specie selvatiche. Sono state selezionate numerose varietà ampiamente coltivate in Italia e all’estero.
La sede di Roma nasce come laboratorio dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione e dalla fine degli anni ’80 si occupa dei meccanismi che controllano la regolazione dei geni nelle piante. Nel 2012 entra a far parte del CREA e nel 2017 viene inclusa nel Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica. Cura lo studio di fattori di trascrizione implicati nello sviluppo delle piante e nella risposta a stress e l’ingegneria metabolica finalizzata all'arricchimento di molecole bioattive.