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Pubblicato lo studio CREA sulla prestigiosa rivista internazionale Plant Genome che svela l’origine e la diversificazione delle arance rosse, delineandone l’evoluzione e la storia
“Per la prima volta – spiega Concetta Licciardello, primo ricercatore del CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura e fra gli autori del lavoro – sono stati risequenziati cloni di arancio tipici dell’agrumicoltura locale siciliana, appartenenti ai gruppi varietali Moro, Tarocco e Sanguinello, in aggiunta a varietà comuni, Navel e Vaniglia, che si differenziano l’un l’altro per un carattere specifico come la presenza di licopene, oppure per l’assenza di acidità. I nostri dati confermano che le arance hanno avuto origine una volta sola, diverse migliaia di anni fa, dall’incrocio naturale tra un mandarino ancestrale e un pummelo, e che solo l’avvento di mutazioni spontanee ha dato origine alla enorme variabilità che osserviamo oggi. Le analisi del DNA sono risultate fondamentali per la tracciabilità di specifici cloni di arance Tarocco e Moro: le variazioni nel DNA oggi disponibili (come SNP, piccole e grandi inserzioni e delezioni, ovvero aggiunta e perdita di porzioni di DNA), - conclude - sono in grado di distinguere cloni di arancio ben precise, rendendo possibile la tracciabilità sia di piante che dei succhi delle stesse varietà”.

“Per la prima volta – spiega Concetta Licciardello, primo ricercatore del CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura e fra gli autori del lavoro – sono stati risequenziati cloni di arancio tipici dell’agrumicoltura locale siciliana, appartenenti ai gruppi varietali Moro, Tarocco e Sanguinello, in aggiunta a varietà comuni, Navel e Vaniglia, che si differenziano l’un l’altro per un carattere specifico come la presenza di licopene, oppure per l’assenza di acidità. I nostri dati confermano che le arance hanno avuto origine una volta sola, diverse migliaia di anni fa, dall’incrocio naturale tra un mandarino ancestrale e un pummelo, e che solo l’avvento di mutazioni spontanee ha dato origine alla enorme variabilità che osserviamo oggi. Le analisi del DNA sono risultate fondamentali per la tracciabilità di specifici cloni di arance Tarocco e Moro: le variazioni nel DNA oggi disponibili (come SNP, piccole e grandi inserzioni e delezioni, ovvero aggiunta e perdita di porzioni di DNA), - conclude - sono in grado di distinguere cloni di arancio ben precise, rendendo possibile la tracciabilità sia di piante che dei succhi delle stesse varietà”.