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Qualità e sicurezza alimentare: standard sempre più elevati con la ricerca del CREA

Le più avanzate metodologie di chimica analitica e innovazioni tecnologiche per un agroalimentare sempre più sicuro, tracciato e di qualità. Questo l’obiettivo del workshop Qualità, sicurezza e applicazioni targeted e untargeted nel settore agroalimentare organizzato dal CREA in corso oggi 7 maggio, presso la sede del CREA Alimenti e Nutrizione, via Ardeatina 576.
La ricerca scende in campo per garantire a imprese e consumatori prodotti autentici e tipici, rafforzando la trasparenza e la competitività del settore, per una più efficace protezione del Made in Italy e della qualità delle filiere agroalimentari. Non si tratta solo di tracciare e rintracciare l’origine dei prodotti lungo tutta la filiera, ma anche di caratterizzarne la qualità, la tipicità, l’autenticità e la sicurezza, grazie all’impiego di tecnologie innovative, in grado di valorizzare le eccellenze italiane e tutelare quell’unicità resa possibile dal connubio fra scienza e tradizione.
Questo incontro si inserisce nella collaborazione tra CREA, ICQRF - il Dipartimento del MASAF dedicato alla prevenzione e repressione delle frodi alimentari - e Agilent Technologies, uno dei leader mondiali nella produzione di strumentazione, software e beni di consumo per applicazioni analitiche in ambito di certificazione di qualità.
L’evento rappresenta, quindi, un’importante occasione di confronto e di approfondimento su temi strategici per diffondere una vera cultura del Made in Italy agroalimentare. In particolare, verranno descritte applicazioni specifiche nelle filiere apistica (determinazione della presenza di metalli pesanti nel miele, polline e cera), olivicolo-olearia (applicazioni di spettrometria di massa per determinare i marcatori chimici di qualità e sicurezza e di cromatografia in fluido supercritico per caratterizzare molecole liposolubili nell’olio d’oliva), orticola (caratterizzazione del profilo nutraceutico per valutare la qualità delle produzioni), vitivinicola (uso della spettrometria di massa per rivelare pratiche non consentite nella produzione dei vini e caratterizzazione di microbiomi per caratterizzare il terroir e la qualità del vino), cerealicola (monitoraggio delle micotossine in mais e frumento, profilo metabolomico di cereali e brassica migliorati geneticamente), frutticola (caratterizzazione chimica per la valorizzazione funzionale e la trasformazione tecnologica di matrici frutticole e dei loro sottoprodotti e approcci analitici per svelare i segreti dell’aroma degli alimenti).
a cura di Micaela Conterio 335 845 8589