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Vino e cervello: la posizione del CREA

Il CREA, con un articolo a firma del direttore generale Stefano Vaccari, risponde alle affermazioni  della prof.ssa  Viola che cita uno studio sugli  effetti del consumo di vino sul cervello. 

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Vino e cervello: la posizione del CREA

Il Direttore Generale sottolinea che  il rapporto tra vino e salute è oggetto di intense analisi da almeno 50 anni. Dal «consumo zero» al «bere fa bene» vi è un range di opinioni veramente vastissimo ma, prendendo in considerazione i dati pre-covid, l'Italia, il maggior produttore del mondo di vino, si colloca al 51° posto nel mondo per consumo di alcol. Pertanto, pur contenendo alcool, il vino fa storia a sé. Inoltre, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'aspettativa di vita dei popoli che bevono vino, Italia, Francia e Spagna, è largamente superiore a quella di popolazioni che non ne bevono. 
Le ultime Linee guida CREA per una sana alimentazione, che saranno aggiornate quest’anno, hanno evidenziato che i rischi per la salute connessi al consumo di bevande alcoliche aumentano parallelamente all’aumento della quantità consumata e al contempo hanno rilevato il basso rischio esistente per coloro che bevono moderatamente. Il consumo consapevole e responsabile di vino è dunque un cardine della nostra Civiltà e la nostra Agricoltura ne è una vivida testimonianza. 

 

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO IN ALLEGATO
 

 

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