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#GiornataMondialedelleApi: l'impegno del CREA Agricoltura e Ambiente
Scopriamo progetti, attività ed iniziative per tutelare le nostre #sentinelleambientali
Varroa destructor: per fronteggiare questo pericolo acaro parassita è stato avviato nel 2018 un progetto pilota per lo sviluppo della produzione e per l’incentivo all’utilizzo di linee di api resistenti. Si è partiti da una ricognizione del mercato europeo di materiale genetico (api regine, pacchi d’api, sciami artificiali, seme per fecondazioni artificiali) e dalla presenza di linee resistenti, provenienti da selezione naturale o da programmi di selezione. Nel 2019 sono iniziati i casi-studio in 7 paesi europei. Le osservazioni in campo e laboratorio continueranno nel 2020, con la presentazione dei risultati finali nel 2021. Il progetto fornirà elementi utili per indirizzare e sostenere le attività di selezione, e getterà le basi per una minore dipendenza del settore da strategie di controllo chimico del parassita.
Sempre in termini di lotta ai patogeni e agli invasori sono stati implementati studi delle popolazioni batteriche associate alle api, con lo scopo di individuare i batteri naturalmente presenti sul corpo delle api per testarne l’attività biologica o di biocontrollo verso i parassiti delle api.
Api selvatiche. Solo in Italia, se ne contano oltre un migliaio di specie e sono fondamentali per l’impollinazione delle piante e quindi per il mantenimento della biodiversità degli ecosistemie. Tuttavia, esse soffrono delle medesime minacce ambientali che colpiscono le api da miele, come agricoltura intensiva, uso di pesticidi e carenza di pascolo. Inoltre, non essendo allevate e tutelate, sono a maggior rischio di estinzione delle api da miele. A settembre 2019 è stato finanziato il progetto LIFE 4 POLLINATORS, un progetto LIFE Information and Governance (LIFE18 GIE/IT/000755) che coinvolge 4 paesi europei dell’area mediterranea (Italia, Spagna, Grecia e Slovenia), con lo scopo di divulgare la conoscenza sugli impollinatori selvatici, sulla loro importanza nell’ambiente e sulla necessità di salvaguardarli. Attraverso un progetto pilota nella sola regione Emilia Romagna, verrà messo a punto sistemi di monitoraggio del territorio e indici di sostenibilità ambientale basati sulla biodiversità delle api selvatiche, da proporre alle istituzioni regionali come strumenti per la valutazione dell’efficacia delle misure agroambientali dei PSR. Inoltre, in ogni regione vengono confrontate aree agricole a coltivazione tipica della zona, con aree protette come Parchi o riserve naturali con l'intento di sviluppare un indicatore ecologico efficace, basato sulla ricchezza e l’abbondanza degli apoidei selvatici, in grado di fornire indicazioni sull’eventuale impatto, negativo o positivo, delle pratiche agricole.
Prodotti dell’apicoltura. Il CREA si occupa sia della loro promozione e valorizzazione, sia dell’applicazione e messa a punto di metodi analitici per il controllo della loro genuinità e salubrità. I prodotti delle api sono preziosi, non perché graditi dal consumatori, ma anche perché vantano proprietà nutritive e benefiche riconosciute fin dall’antichità. In particolare si tratta di miele, gelatina reale e propoli.
Inoltre, il centro di ricerca di Agricoltura e Ambiente si occupa dell'organizzazione di corsi di analisi sensoriale del miele per la formazione di esperti in questa disciplina. Al termine del percorso formativo chi lo desidera può iscriversi all’Albo nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele, gestito dal Centro stesso.
Infine, è presente un laboratorio di analisi accreditato, che offre un servizio di analisi, consulenze e ricerca sulle api e sui prodotti dell’alveare e opera in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 già dal 1998, anno di ottenimento dell'accreditamento da ACCREDIA con il numero 0196.
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https://www.youtube.com/watch?v=aCjQLOUJgv0&list=PLuHR_wWt4GLUEdlokXr3MBeeWb-crxPtp&index=4