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L'agricoltura che verrà: il contributo delle TEA
Le sfide epocali che la nostra agricoltura deve fronteggiare - cambiamenti climatici, siccità, la riduzione dell’uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti - possono essere affrontate grazie al miglioramento genetico, strategico per garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale, ma anche quella qualità e tipicità.

Le sfide epocali che la nostra agricoltura deve fronteggiare - cambiamenti climatici, siccità, la riduzione dell’uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti - possono essere affrontate grazie al miglioramento genetico, strategico per garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale, ma anche quella qualità e tipicità.
Il position paper sulle TEA, presentato ieri, è stato elaborato dal Cluster Agrofood Nazionale (l’associazione riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca che aggrega Imprese, Associazioni di categoria, Università, Organismi di ricerca, Enti di Formazione e Rappresentanze territoriali che operano nel settore Agrifood) e da Assobiotec (l’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica) con il CREA.
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