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Api e Miele: opportunità, potenzialità e minacce per una filiera essenziale
Pubblicato il rapporto dedicato ad una filiera essenziale per lo sviluppo e il mantenimento di funzioni ambientali, dalla significativa valenza economica, produttiva e sociale. Hanno collaborato alla realizzazione dello studio, effettuato nell'ambito delle attività delle Rete Rurale Nazionale, i centri di Politiche e Bioeconomia, Agricoltura e Ambiente, Alimenti e Nutrizione e Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura
La centralità degli impollinatori come fattore di equilibrio dei sistemi naturali e agricoli è, con sempre maggiore evidenza, la ragione di un interesse crescente nei confronti della filiera delle api e del miele. Assicurare la vitalità dell’apicoltura è assunto dunque come contributo allo sviluppo e al mantenimento di funzioni ambientali, senza tralasciare la valenza economica, produttiva e sociale del settore.
Il settore delle api e del miele, infatti, ha raggiunto negli ultimi anni valori importanti. Una produzione in crescita, sebbene caratterizzata da andamenti altalenanti e soggetti fortemente alle criticità del cambiamento climatico, un crescente numero di alveari (l’Italia è al 6° posto in Europa per numerosità), l’alta percentuale (sfiora l’80%), di alveari gestiti da apicoltori professionali, anche in questo caso in crescita, la grande diversificazione e caratterizzazione del prodotto miele che varia lungo tutta la penisola e che permette di parlare di mieli più che di miele italiano.
L’apicoltura rappresenta dunque, da alcuni anni, un settore di grande interesse al netto delle problematiche che affronta e che sono dovute a questioni di tipo congiunturale, a fattori esogeni (dai cambiamenti climatici all’inquinamento), a situazioni di mercato.
La pubblicazione mira a fornire una rappresentazione della filiera nelle sue implicazioni economiche, ambientali e sociali, della sua consistenza, della sua importanza, delle sfide, delle problematiche che si trova ad affrontare e delle potenzialità. I vari approfondimenti realizzati si basano sulla sistematizzazione di dati e analisi in un lavoro capace di restituire un quadro della filiera finora parcellizzato e manchevole di una visione globale di settore.
Lo studio rappresenta una attività corale che riesce a dare evidenza al composito e differenziato interesse di ricerca dei vari centri del CREA: Politiche e Bioeconomia per le questioni strutturali, di filiera, di mercato, connesse alla sostenibilità dell’attività apistica e delle aziende che si occupano di apicoltura; il centro di ricerca Agricoltura e Ambiente per le questioni legate alla relazione della filiera con la sostenibilità dei sistemi agricoli e agroforestali entro cui agiscono le api e alle interconnessioni che si generano; il centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura per le questioni legate ad aspetti qualitativi; il centro di ricerca Alimenti e Nutrizione per evidenziare caratteristiche e proprietà salutistiche delle produzioni della filiera.
Il presente rapporto è frutto del lavoro realizzato nell’ambito del Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020 – Piano di azione biennale 2021-2023 – Scheda 24.2 “Impollinatori”