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Dal laboratorio al campo: Verifiche scientifiche per l'impiego sperimentale delle piante NGT1

Mercoledì 9 luglio 2025 Accademia dei Georgofili - Logge Uffizi Corti, Firenze

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Dal laboratorio al campo: Verifiche scientifiche per l'impiego sperimentale delle piante NGT1

Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), in particolare quelle basate sull’editing del genoma, stanno rivoluzionando il miglioramento genetico delle piante, offrendo soluzioni rapide e mirate per rispondere alle sfide dell’agricoltura moderna. Grazie a queste tecnologie, è oggi possibile ottenere modifiche genetiche precise, analoghe a quelle ottenibili in natura o tramite incroci tradizionali, ma con maggiore efficacia e controllo.

Nel 2024, l’Unione Europea ha proposto un nuovo regolamento per disciplinare l’uso delle nuove tecniche genomiche, distinguendo tra NGT1 (New Genomic Techniques 1) e NGT2, sulla base delle caratteristiche genetiche introdotte. Le piante NGT1, al centro di questo approfondimento, sono definite come prive di DNA estraneo al breeding gene pool e presentano modifiche limitate e mirate, come inserzioni di pochi nucleotidi.

In Italia, se tali condizioni sono rispettate, le varietà NGT1 possono essere sperimentate in campo previa autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, in deroga alla normativa sugli OGM tradizionali. Tuttavia, per garantire una corretta applicazione delle regole e rafforzare la fiducia nelle biotecnologie, è essenziale che il mondo della ricerca, pubblica e privata, segua criteri scientifici rigorosi e trasparenti nella fase preliminare alla sperimentazione.

In questo contesto, sono state sviluppate alcune “raccomandazioni scientifiche minime”, che rappresentano un riferimento utile per il settore. Il principio guida è il confronto genetico tra la pianta originaria e quella modificata, al fine di verificare:

  • l’assenza di mutazioni non intenzionali,

  • l’eliminazione di eventuali sequenze esogene residue,

  • e, più in generale, la piena conformità alla definizione di NGT1.

Queste verifiche si rendono necessarie anche quando, successivamente all’editing, si applicano tecniche di incrocio e selezione per rimuovere elementi genetici indesiderati.

Solo un approccio scientificamente solido, documentato e tracciabile potrà garantire che le varietà sviluppate rientrino nella categoria NGT1 secondo la normativa europea, contribuendo così a una innovazione agricola responsabile, sostenibile e trasparente.

Le raccomandazioni del CREA intendono accompagnare il percorso delle nuove biotecnologie in agricoltura, rafforzando la fiducia di istituzioni, operatori del settore e cittadini nelle potenzialità dell’innovazione genetica a tutela dell’ambiente, della sicurezza alimentare e della competitività del sistema agroalimentare italiano.

 

La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione entro le ore 18.00 di martedì 8 luglio 2025 del seguente >>>>FORM

Documenti allegati

Per informazioni contattare:  

stampa@crea.gov.it