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Il contributo del CREA al XV Congresso Nazionale sulla Biodiversità
Il CREA partecipa al XV Congresso Nazionale sulla Biodiversità (Perugia, 3- 6 Giugno 2025), che riunirà scienziati impegnati nella ricerca sulla diversità animale, vegetale, degli insetti e microbica attorno al tema “Biodiversità nel XXI secolo: nuovi paradigmi per nuove sfide”.

L’evento si terrà sotto il patrocino del National Biodiversity Future Center (NBFC), tra i principali progetti PNRR in tema di biodiversità, che coinvolge il CREA Cerealicoltura e Colture Industriali, Difesa e Certificazione, Foreste e Legno, Politiche e Bio-economia.
Antonella Trisorio e Laura Bassolino - entrambe componenti della massa critica dello Spoke 3 del NBFC “Assessing and monitoring terrestrial and freshwater biodiversity and its evolution: from taxonomy to genomics and citizen science”- presenteranno i rispettivi contributi nell’ambito della seduta interdisciplinare dedicata alla biodiversità negli ambienti antropizzati e in quella specifica sulla biodiversità vegetale.
Antonella Trisorio del CREA-PB illustrerà il progetto di realizzazione del Portale Nazionale delle Biodiversità di interesse Agricolo e Alimentare (BAA), introdotto dall’Articolo 5 della Legge 194/2015 con l’obiettivo di istituire un sistema interconnesso di banche dati sulla BAA, diffondere informazioni e monitorare lo stato di conservazione della BAA. Attraverso la ricchezza dei suoi contenuti, la facilitazione della cooperazione tra tutti i portatori di interesse, nonché del dialogo internazionale, la piattaforma web istituita presso il Ministero dell’Agricoltura si configura come uno strumento strategico per le politiche nazionali di tutela e valorizzazione della BAA.
Partendo dal caso studio del genere Silybum di cui il CREA-CI sede di Bologna detiene un’ampia collezione di germoplasma, l’intervento di Laura Bassolino verterà sull’importanza di attuare il monitoraggio, la conservazione e la caratterizzazione multidisciplinare della biodiversità vegetale di endemismi e specie invasive ma che in virtù della loro chemiodiversità sono ampiamente utilizzate in diverse filiere industriali. Verranno quindi presentati i risultati su Silybum marianum - conosciuto come cardo mariano e usato per la preparazione di formulati a base di silimarina, una miscela di flavonolignani metaboliti secondari specie-specifici noti per le loro proprietà epatoprotettive - e Silybum eburneum ottenuti nell’ambito del progetto NBFC Spoke 3, a cui il gruppo di ricerca del CREA-CI partecipa con le sedi di Bologna e Foggia, nonché le attività in corso anche in collaborazione con soggetti partner del progetto.
Nel corso della riunione plenaria dedicata all’adozione del Regolamento europeo sul ripristino della natura, Luigi Servadei del CREA-PB e Chiara Catalano (CNR-IRET) faranno il punto sul ruolo della ricerca, non solo come strumento di monitoraggio e valutazione, ma anche come stimolo per guidare la pianificazione, sostenere l’innovazione e rafforzare la capacità delle istituzioni pubbliche. A questo proposito - e nell’ambito del NBFC - NbS CataTool è un sistema di supporto decisionale multi-stakeholder volto a facilitare la selezione di soluzioni basate sulla natura (NbS) efficaci, adattive e coerenti.
Raffaella Pergamo del CREA-PB si concentrerà sul ruolo del Tavolo di Lavoro sui Cambiamenti Climatici dei Biodistretti del Lazio per la valutazione dell’efficacia delle azioni per la biodiversità, la mitigazione degli effetti del climate change e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
Nell’ambito degli incontri dedicati allo studio sulla biodiversità animale, Lucia Sepe (CREA-ZA) esporrà i risultati preliminari del progetto COLAUTOC 2.0 “Collezione di una banca del seme delle razze autoctone ovine e caprine e strategie per il loro mantenimento e valorizzazione” (PSR 2014-2020 Regione Basilicata, Sottomisura 10.2- Biodiversità), facendo emergere le caratteristiche qualitative - nutrizionale, funzionale e sensoriale - della carne che possono concorrere alla salvaguardia e mantenimento di razze meno competitive sul mercato globale.
Francesco Vitali (CREA-AA) porterà alcuni risultati del progetto H2020 EXCALIBUR, con focus sull’analisi dei cambiamenti nella funzionalità (cicli biogeochimici) e biodiversità del suolo (microbiota, microfauna, mesofauna) avvenuti in seguito al trattamento triennale con biofertilizzanti contenenti funghi micorrizici, su un subset di siti italiani. Sara Del Duca (CREA-GB) descriverà i risultati preliminari del Progetto Horizon Europe BIOservicES inerenti all’impatto del cambiamento climatico sulla biodiversità del suolo in diverse regioni biogeografiche europee. Tiziana Nardi (CREA-VE) interverrà sull’innovazione nella microbiologia della vite e del vino, descrivendo come i microrganismi presenti sulla bacca dell’uva durante l’appassimento post-raccolta abbiano effetto sui composti aromatici dell’uva e del vino che ne verrà.
Ancora, una selezione di poster presentati da Roberta Paris (CREA-CI) sul futuro della biodiversità delle colture agrarie, attraverso la collezione di germoplasma conservata dal CREA-CI di Bologna e Rovigo; da Roberto Steri (CREA-ZA) sulle azioni di monitoraggio e gestione delle risorse genetiche animali a rischio di estinzione in Italia; da Maria Antonietta Palombi (CREA-VE) sul progetto PRO-GRACE (Promoting a Plant Genetic Resource Community for Europe).
Vittorio Alba e Angelo Raffaele Caputo di Viticoltura e Enologia e Luigi Servadei rappresentano l’Ente nel Comitato Scientifico del Congresso.
Sarà resa disponibile la versione cartacea della brochure “Le attività di ricerca del CREA per la biodiversità”, realizzata dal CREA Politiche e Bioeconomia nell’ambito del progetto NBFC.
Informazioni: giuseppina.crisponi@crea.gov.it