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Studio CREA sul genoma del pistacchio pubblicato sulla rivista "New Phytologist"
Lo studio del genoma del pistacchio, nasce dalla collaborazione tra gruppi di ricerca internazionali. Il CREA, con i suoi ricercatori Luigi Cattivelli, Paolo Bagnaresi e Antonio Giovino, ha portato avanti una serie di studi per la codifica di un genoma di riferimento, su scala cromosomica, della cultivar di pistacchio più diffusa (Pistacia vera 'Kerman') oltre ad uno studio spazio-temporale, relativo allo sviluppo del frutto di pistacchio.

ll fenomeno dell’oro verde, ha assunto da tempo un valore nazionale e internazionale, che ha spinto la crescita economico-sociale dei territori in cui il pistacchio viene coltivato. È una coltura sostenibile di frutta a guscio, con un'eccezionale resilienza al clima e alto valore nutrizionale.
I maggiori produttori mondiali di pistacchio sono gli USA e l’Iran (coprono da soli il 70% del mercato mondiale), in crescita seguono Turchia, Spagna e Grecia. Il pistacchio italiano di Bronte, ritenuto tra i migliori del mondo, viene coltivato in terreni vulcanici nativi, inframmezzati da rocce laviche, che rappresentano un unicum sul piano della qualità e del gusto. Tuttavia, i processi molecolari alla base dello sviluppo del pistacchio e dei suoi tratti nutrizionali sono in gran parte sconosciuti a causa delle limitate risorse genomiche e molecolari.
Da questa esigenza, è nato lo studio dei ricercatori, i cui risultati hanno gettato le basi nei piani di miglioramento genetico e di affinamento dell’agrotecnica di questa pianta, a beneficio di produttori e consumatori. L’articolo è stato pubblicato su New Phytologist, rivista ad alto valore di impatto.
Qui l'articolo: https://nph.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/nph.70060