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Il CREA protagonista del Secondo Congresso Internazionale sull’Agrobiodiversità
Dal 15 al 18 novembre 2021 focus su Consumo, Produzione e Conservazione. Dopo l’India, è l’Italia ad ospitare la comunità globale per dibattere sui temi salienti dell’agrobiodiversità

Il CREA al Second International Agrobiodiversity Congress: un importante momento di dialogo globale tra gli stakeholders coinvolti nel settore dell’agri-food, per riflettere sul ruolo dell’agrobiodiversità in uno scenario di sistemi agroalimentari in transizione.
Il comitato scientifico CREA, costituito da esponenti di diversi centri di ricerca quali Alimenti e Nutrizione (Elisabetta Lupotto) e Politiche e Bioeconomia (Filiberto Altobelli, Roberto Henke, Alessandro Monteleone e Alessandra Pesce) e l'Amministrazione Centrale (Paola Fiore e Petra Engel) ha affiancato Bioversity nella ideazione e progettazione dell'evento, facilitando inoltre il suo rapporto con i diversi attori della ricerca italiana.
Inoltre, i ricercatori del CREA partecipano con una serie di contributi scientifici per illustrare le diverse ricerche dell’Ente nei tre settori tematici del Congresso. Nella sessione “Consumo”, Marika Ferrari e Laura Rossi del Centro Alimenti e Nutrizione presentano “Optimized dietary patterns for the achievement of nutritional and environmental goals”; mentre in quella dedicata alla “Produzione” Tommaso Bardelli del Centro Difesa e Certificazione discute sul tema “How are bread wheat varieties affected by the environment? – A case study from Italy”. Elisabetta Lupotto, direttrice del Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione del CREA, interverrà a chiusura della sessione contribuendo a elaborare le conclusioni del dibattito. Per la sessione “Conservazione” il CREA è rappresentato da Laura Gazza del Centro Ingegneria e Trasformazione Agroalimentari (“Rediscovering ancient wheats T. thimopheevii and T. zhukovskyi to enhance sustainable agro-food diversity”), da Maria Carola Fiore del Centro Difesa e Certificazione con un lavoro sulla caratterizzazione di vecchie varietà frutticole siciliane (“Genetic Distinctiveness Highlights the Conservation Value of landraces and old varieties of fruit trees”) da Maria Antonietta Palombi (Centro Viticoltura ed Enologia) e da Ignazio Verde (Centro Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura), che illustrano il Progetto pluriennale del MiPAAF sull’implementazione del Trattato FAO nonché, sempre nell’ambito dello stesso progetto, da Emilia Caboni del Centro Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura che presenta le ricerche volte alla crioconservazione del germoplasma frutticolo.
Inoltre, il CREA ospita il 15 e il 16 novembre un Side Event dal titolo "Mediterranean Diet: Sustainable Diets For Sustainable Life. Cultural Heritage, Nutritional Benefits and Social Wellbeing” (La Dieta mediterranea: diete sostenibili per una vita sostenibile. Eredità culturale, benefici per la salute e per la società), articolato in due Sessioni di discussione con panels di specialisti sui temi della Agrobiodiversità e Sistemi produttivi e Diete e sostenibilit e presieduto dal chair Elisabetta Lupotto, Direttrice del Centro Alimenti e Nutrizione. In Particolare i temi discussi saranno incentrati sul ruolo della agrobiodiversità nel promuovere e sostenere il cambio di paradigma alimentare necessario alla Transizione verde e sugli effetti benefici sul benessere umano della Dieta Mediterranea come modello alimentare sano ed equilibrato, anche in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi e dell’aumento dei benefici sociali che ne derivano.
Il CREA ha, inoltre, contribuito attivamente, sia attraverso i lavori dello Steering Committee sia nell’ambito del Comitato Scientifico, all’elaborazione dell’Agenda e delle componenti chiave del Congresso, quali ad esempio il Manifesto di Roma “Using Agrobiodiversity to Transform Food Systems”. Tra gli Opening Statements si segnala, infine, il Presidente del CREA, Carlo Gaudio, che illustrerà il ruolo dell’agrobiodiversità nell’ambito della missione dell’Ente, le ragioni istituzionali per sostenere il Congresso e le principali azioni intraprese dei Centri nel contesto dell’agrobiodiversità.
Ospitato dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), dal Consultative Group for International Agricultural Research (CGIAR) e dall’Alliance of Bioversity International and CIAT, e co-organizzato con 27 organismi partner, il Congresso vede la partecipazione di oltre 500 esperti e ricercatori nazionali e internazionali, operatori delle grandi e piccole filiere e rappresentanti politici, per approfondire le novità della ricerca sempre più orientata verso sistemi alimentari eco-sostenibili.
Per registrazione e ulteriori informazioni siete invitati a visitare il sito https://www.eatgrowsave.org/.