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Il regolamento europeo sul ripristino della natura e le foreste

Si è svolto il 25 novembre 2025 un convegno a Firenze su "Nature restoration law e foreste in Italia: una opportunità per un futuro sostenibile" 

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convegno

Il Regolamento sul ripristino della natura (UE 2024/1991) rappresenta una iniziativa di primaria importanza per contrastare la perdita e il declino della biodiversità, degli habitat e delle specie a livello europeo. In questo contesto, il ripristino degli ecosistemi forestali, presenti su circa un terzo del territorio nazionale, riveste un ruolo strategico, configurandosi come elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione e sostenibilità ambientale. L’evento è stato organizzato dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali, in collaborazione con CREA, CONAF e ISPRA nel quadro delle iniziative promosse dal Programma Rete PAC 2023-2027, in coordinamento con la Direzione Generale Tutela della Biodiversità e del Mare del MASE e la Direzione Generale delle Foreste e dell’Economia Montana del MASAF.

Il convegno ha rappresentato un importante momento di approfondimento introdotto dagli interventi sul quadro normativo e di programmazione previsti dal regolamento, nel contesto più ampio delle strategie per la conservazione della natura a livello nazionale e sovra-nazionale. Per il raggiungimento degli obiettivi del regolamento saranno fondamentali i contributi metodologici più recenti della ricerca sulla valutazione dello stato di conservazione degli ecosistemi forestali, sulla realizzazione dei rimboschimenti e degli interventi selvicolturali volti al miglioramento delle foreste degradate, su boschi ed infrastrutture verdi dei contesti urbani, in una prospettiva di valorizzazione anche economica dei benefici ecosistemici. Sotto il profilo tecnico, il contributo della vivaistica forestale dovrà favorire la conservazione delle risorse genetiche, mentre tra le misure di ripristino assumeranno priorità la rinaturalizzazione di oltre 500.000 ettari di rimboschimenti effettuati in passato, la riqualificazione delle aree fluviali e delle pianure alluvionali, la mitigazione del rischio incendi in aumento connesso al cambiamento climatico. Tra i diversi attori coinvolti, il ruolo operativo fondamentale non potrà che essere svolto in accordo con le Regioni e le Province Autonome, con il contributo essenziale degli ordini professionali, del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari e di quanto previsto nell’ambito delle misure dello sviluppo rurale.

La giornata ha offerto un contributo importante per i più immediati obblighi previsti dal regolamento, primo fra tutti la predisposizione del Piano Nazionale di Ripristino entro settembre 2026. Gli atti del convegno saranno pubblicati in un numero speciale de L’Italia Forestale e Montana, rivista scientifica edita dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali (https://www.aisf.it/).

 

 

Per informazioni contattare:  

fl@crea.gov.it