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Pioppicoltura in Toscana: opportunità di sviluppo

Study visit organizzata nell’ambito delle attività del programma Rete PAC, CR04.09

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pioppo

La pioppicoltura italiana, come arte della coltivazione dei pioppi, costituisce una vera e propria “eccellenza” del nostro Paese, riconosciuta e imitata in questi ultimi cinquanta anni da numerosi Paesi del mondo. Attualmente il nostro Paese ospita circa 50.000 ha prevalentemente distribuiti nelle Regioni dell’area Padano-Veneta: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia. L’utilizzo di cloni selezionati e sempre più performanti e l’applicazione di tecniche colturali all’avanguardia, unite all’esperienza dei pioppicoltori italiani, assicurano elevate produzioni di legno di qualità. Tuttavia i quantitativi interni di legno lavorabile prodotto non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno dell’industria, al quale si unisce un crescente interesse verso il legno di pioppo anche per usi alternativi, diversi dal pannello compensato, ad esempio per costruzioni e per prodotti in grado di sostituire la plastica. In questo panorama si inserisce inoltre il nuovo Regolamento Europeo sui Crediti di Carbonio che riaccende il dibattito sull’importanza del pioppo e della pioppicoltura come serbatoio di carbonio e coltura in grado di proteggere i suoli dall’erosione. Sarebbe quindi auspicabile aumentare la produzione interna, anche attraverso l’implementazione della coltivazione di pioppo nelle zone Centro-Meridionali; un recente studio, condotto in collaborazione con il CNR ha individuato, al di fuori della Pianura Padana, superfici potenzialmente adatte alla pioppicoltura considerando i fattori pedo-climatici. Certo la potenzialità pedo-climatica non è l’unico fattore a guidare lo sviluppo di nuove aree pioppicole e delle rispettive filiere; in questa giornata conosceremo la situazione pioppicola in Toscana e col supporto dei presenti analizzeremo criticità, potenzialità e possibili strategie per favorire il rafforzamento della filiera in Centro Italia, partendo da questa Regione che ha già mostrato grande interesse per l’arboricoltura in genere.

 

Per informazioni contattare:  

sara.bergante@crea.gov.it