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Acqua e Suolo: il contributo del CREA al Libro Bianco del Verde
“Grazie ai nostri provvedimenti, come il “Decreto siccità” della scorsa estate e il “Decreto innovazione” che mette a disposizione degli agricoltori, tramite il PNRR, 400 milioni di euro per modernizzare le aziende, abbiamo dato un segnale concreto perché la nostra agricoltura, e con questa l’intero settore del verde e del florovivaismo, acceleri la propria evoluzione verso modelli sostenibili, focalizzati, in primo luogo, sulla gestione consapevole ed ottimizzata della indispensabile risorsa acqua.” Così Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato in occasione del convegno di presentazione del LIBRO BIANCO DEL VERDE, con focus dedicato al tema dell'acqua, indispensabile per la salute del Pianeta, organizzato da Assoverde con Confagricoltura, in collaborazione con il CREA e svoltosi ieri giovedì 7 marzo a Roma.
“Grazie ai nostri provvedimenti, come il “Decreto siccità” della scorsa estate e il “Decreto innovazione” che mette a disposizione degli agricoltori, tramite il PNRR, 400 milioni di euro per modernizzare le aziende, abbiamo dato un segnale concreto perché la nostra agricoltura, e con questa l’intero settore del verde e del florovivaismo, acceleri la propria evoluzione verso modelli sostenibili, focalizzati, in primo luogo, sulla gestione consapevole ed ottimizzata della indispensabile risorsa acqua.” Così Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del senato in occasione del convegno di presentazione del LIBRO BIANCO DEL VERDE, con focus dedicato al tema dell'acqua, indispensabile per la salute del Pianeta, organizzato da Assoverde con Confagricoltura, in collaborazione con il CREA e svoltosi ieri giovedì 7 marzo a Roma.
Oltre 50 esperti fra esponenti istituzionali, docenti e studiosi di università ed enti di ricerca, tecnici, esperti, imprenditori per dare risposte concrete ai fenomeni climatici estremi in atto (cambiamenti climatici, siccità̀, processi di desertificazione ed erosione, innalzamento delle temperature e, al contempo, piogge intense e fenomeni alluvionali, alterazione dei corsi d’acqua) che impongono un ripensamento dei modelli di pianificazione e di governance delle città e delle aree rurali. Il terzo volume sottolinea l'importanza di preservare il suolo per salvaguardare l'acqua, perché un uso efficiente del verde urbano ed extra urbano può contribuire ad una corretta gestione idrica.
“Acqua e suolo – ha commentato Giuseppe Corti, Direttore del CREA Agricoltura e Ambiente - sono risorse finite sul pianeta Terra: 149 milioni di km quadrati di terre e 1360 milioni di km cubi di acqua. Di questa enorme quantità di acqua, però, solo lo 0,4% è quella dolce e disponibile per l'umanità, mentre la stragrande maggioranza di questa quantità è trattenuta dai suoli. In Italia, i suoli non sono adeguatamente curati: dagli anni 50 del secolo scorso abbiamo perso il 35% di ritenzione idrica totale. Significa che se oggi piovesse come 59-60 anni fa, il 35% di acqua per km ruscellerebbe alla superficie incontrollata, cosa che succede oggi ed è responsabile di aumento del rischio idraulico. Ridurre l'erosione dei suoli, quindi, - conclude - contribuisce a preservare acqua per le colture e riduce il rischio idraulico”.
A cura di Micaela Conterio 3358458589