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Il CREA, il più importante Ente italiano di ricerca dedicato all’agroalimentare, con i suoi 12 Centri di ricerca – sia di filiera sia interdisciplinari – e gli oltre 1500 addetti - tra ricercatori e tecnici -, scende in campo con la sua testata giornalistica on line, per raccontare in modo semplice come stanno cambiando l’agricoltura, l’ambiente e il cibo che mettiamo in tavola e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro… a partire da oggi.
Il pianeta in cui viviamo, l’ambiente che ci circonda, l’aria che respiriamo, il suolo che coltiviamo, il cibo che mangiamo e l’acqua che beviamo, non sono così scontati e garantiti, come siamo sempre stati abituati a pensare, ma dobbiamo prendercene cura, per trasmettere questo capitale naturale e culturale, il più possibile intatto, alle prossime generazioni.
Da qui nasce l’idea di CREA Futuro, che intende coniugare una informazione autorevole, fondata sulle evidenze scientifiche, chiara e puntuale, con la creatività e la forza della conoscenza, per far guardare al futuro con fiducia.
E, a tal fine, utilizziamo ogni mezzo a nostra disposizione: non vi resta che leggerci, ascoltarci, guardarci.
In questo numero
In questo numero
L'ultimo numero di CREAFuturo, cogliendo l'occasione del G7 agricolo di Siracusa, è dedicato alle soluzioni che la Ricerca CREA sta studiando per incidere sul cambiamento del sistema agroalimentare e forestale, a 360 gradi, per rispondere alle sfide del cambiamento climatico, dell'aumento demografico, della tutela delle risorse naturali e dell'accesso ad un cibo sano e di qualità per tutti. A tale riguardo, abbiamo il piacere e l’onore di ospitare l'editoriale del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che sottolinea il ruolo del CREA in questo processo: "Il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) sarà in prima linea. Se è vero che la ricerca è il faro capace di illuminare la strada verso soluzioni innovative, allora l’impegno che abbiamo assunto nel sostenere la ricerca agroalimentare equivale al più grande investimento nel futuro dell’agricoltura italiana e non solo. Il CREA, vigilato dal Masaf, è una fondamentale sentinella dello stato del nostro settore primario e rappresenta anche l’avanguardia necessaria per sviluppare, in collaborazione con i produttori, nuove soluzioni da poter concretamente implementare sui territori".