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Giornata della Biodiversità: l'impegno del CREA Cerealicoltura e colture Industriali
Scopriamo progetti, attività ed iniziative

Difesa del mais dagli stress ambientali e dalle micotossine. Uno studio applicativo esplora la biodiversità genetica del mais, individuando quelle varietà locali lombarde che si difendono meglio dai funghi che accumulano le micotossine, composti dannosi per la salute animale e umana. Non solo, in difesa della pianta esiste un'enorme biodiversità di microrganismi endofiti sia nella cariosside che nel terreno circostante l’apparato radicale. GEMMA (GEnotipi di Mais lombardo e MicrobiomA: nuove prospettive per il controllo di funghi tossinogeni e l’adattamento ai cambiamenti climatici), progetto finanziato dalla Regione Lombardia, in collaborazione con l’Università di Milano e coordinato dal Consorzio Italbiotec. Al centro dell’attività di ricerca: le varietà colorate e a km 0 e il microbiota. Il progetto mira a stabilire l’esistenza di un’intrinseca capacità di queste varietà di contrastare l'accumulo di micotossine e di difendersi dagli stress ambientali e di studiare l'importanza del microbiota mettendolo in relazione al genotipo e al suolo.
CerealMed (Enhancing diversity in Mediterranean cereal farming systems). Il progetto, coordinato dall’Università di Bari (Bando transnazionale Prima finanziato in Italia dal MIUR) e che vede il CREA come partner strategico, ha l’obiettivo di sviluppare nuove conoscenze e tecnologie per aumentare la biodiversità favorevole, attuando un'agricoltura basata sulla biodiversità, favorendo la valorizzazione della biodiversità di cereali e di legumi coltivati per l'alimentazione e per la conservazione della fertilità del suolo.
BIODURUM (Rafforzamento dei sistemi produttivi del grano duro biologico italiano). Il progetto, finanziato dal Mipaaf e coordinato dal CREA, ha obiettivo di valutare la biodiversità di Triticum in regime biologico. In particolare, grani locali siciliani, come Perciasacchi, Russello e Timilia, e pugliesi, come Dauno, Saragolla e la varietà Cappelli, vengono comparati sia singolarmente che come miscugli evolutivi con varietà moderne e con nuove linee sviluppate appositamente per il regime biologico. Il progetto intende infatti definire processi innovativi per l’agricoltura biologica, per migliorarne la sostenibilità economica, ambientale e sociale. Per maggiori approfondimenti.
CLIMAQUALITEC (“Agricultural biotechnology for nutrition quality of food crops in different agro-climate scenario. Challenges and perspectives in potato and cereal crops”). Il progetto, che vede coinvolti altri due Centri di Ricerca CREA, Alimenti e nutrizioni ed Ingegneria e trasformazioni agroalimentari, oltre al Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano, ha l’obiettivo di fare network. CLIMAQUALITEC rientra in un ampio e complesso programma che mira a creare un network internazionale di 42 gruppi di ricerca provenienti da diversi paesi europei: 15 dall’Italia, 1 dal Belgio, 8 dalla Francia, 3 dalla Norvegia, 8 dal Portogallo, 2 dalla Spagna, 2 dalla Lettonia, 3 dalla Germania. Oggetto del progetto è esplorare la biodiversità presente nelle collezioni di germoplasma di colture industriali (patata) e cerealicole (frumento e sorgo) per stabilire come il cambiamento climatico, modificando la composizione degli alimenti in termini di nutrienti, possa indirettamente influenzare la qualità degli alimenti. Per maggiori informazioni.
La variabilità genetica come fonte di fitonutrienti per la nostra dieta. Pubblicato su International Journal of Food Science & Technology articolo che valuta il contenuto in antocianine e il potere antiossidante di 17 genotipi di orzo a diversa pigmentazione della cariosside, ottenuti da incroci e reincroci di cultivar commerciali con materiali genetici anche wild, precedentemente selezionati per i caratteri interessati (seme colorato, cariosside nuda, alto contenuto in b-glucani), con l'intento di produrre un orzo naturalmente bio-fortificato. Per maggiori approfondimenti.