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Il CREA su "Italia Oggi": il genome editing mantiene la varietà di frutti e vitigni senza modificarne i pregi
Il direttore del CREA Viticoltura ed Enologia, Riccardo Velasco, intervistato dal quotidiano "Italia Oggi" mentre sono in via di approvazione in Parlamento i decreti sulle New Breeding Techniques (Nbt), spiega che il genome editing non ha nulla a che vedere con gli OGM poiché interviene sullo stesso DNA delle piante da frutto e vite, migliorando e valorizzando le specie autoctone a tutela della biodiversità.
Il CREA su "Repubblica": nella banca dei lieviti del centro Viticoltura ed Enologia la ricerca dei vini resistenti ai cambiamenti climatici
Il sito web del quotidiano "La Repubblica" ha dedicato un articolo agli studi in atto presso il CREA Viticoltura ed Enologia che stanno cercando nei lieviti naturali delle uve la ricetta per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sui nostri vigneti.
Api: arriva BeeDigit, un servizio cloud CREA per riconoscere in pochi minuti le sottospecie attraverso l'analisi computerizzata delle immagini
Dall’azione di un tecnico specializzato e molte ore necessarie fino ad oggi per ottenere il responso si passa a pochi minuti con procedura automatizzata, con un tasso di affidabilità prossimo al 95%. Questa la promessa mantenuta da BeeDigit, il sistema innovativo messo a punto dal CREA Agricoltura e Ambiente, nell’ambito del Progetto Agricoltura Digitale AgriDigit, che identifica la sottospecie delle api, attraverso l’analisi visiva automatica delle ali.
Prima intervista del direttore generale Stefano Vaccari all'agenzia ANSA: "Efficace e tempestiva, così deve essere la ricerca del CREA"
Stefano Vaccari, direttore generale del CREA, intervistato dall’agenzia ANSA, dichiara che solo con un livello di analisi costante ed elevato la ricerca può offrire soluzioni veloci e adeguate alla realtà. Il rilancio dell’ente passa perciò dalla capacità di anticipare velocemente i trend fornendo riposte efficaci e tempestive.
Api: arriva BeeDigit, un servizio cloud CREA per riconoscere in pochi minuti le sottospecie attraverso l'analisi computerizzata delle immagini
Dall’azione di un tecnico specializzato e molte ore necessarie fino ad oggi per ottenere il responso si passa a pochi minuti con procedura automatizzata, con un tasso di affidabilità prossimo al 95%. Questa la promessa mantenuta da BeeDigit, il sistema innovativo messo a punto dal CREA Agricoltura e Ambiente, nell’ambito del Progetto Agricoltura Digitale, che identifica la sottospecie delle api, attraverso l’analisi visiva automatica delle ali. Basta inviare immagini attraverso il servizio nel cloud CREA e, in pochi minuti, arriva comodamente sul proprio dispositivo il referto.