Indicazioni Geografiche: anche il CREA nella conferenza internazionale FAO
Il CREA partecipa alla International Conference on Worldwide Perspectives on Geographical Indications in programma dal 18 al 21 febbraio, organizzata dalla FAO in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
La conferenza riunisce ricercatori, responsabili politici e operatori per discutere le ultime ricerche e l'implementazione delle indicazioni geografiche in tutte le regioni del mondo.
Il CREA partecipa con i suoi centri di Alimenti e Nutrizione, Politiche e Bioeconomia e Zootecnia e Acquacoltura, alla International Conference on Worldwide Perspectives on Geographical Indications in programma dal 18 al 21 febbraio, organizzata dalla FAO in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
L’evento riunisce oltre 350 esperti, rappresentanti delle istituzioni, produttori e stakeholder provenienti da 52 paesi, con l’obiettivo di approfondire il ruolo delle Indicazioni Geografiche nella valorizzazione dei prodotti locali, con un focus su sostenibilità, innovazione e cooperazione internazionale.
Le Indicazioni Geografiche, infatti, rappresentano uno strumento essenziale per la tutela delle produzioni legate a territori specifici, preservando tradizioni, saperi artigianali e identità culturale, oltre a generare benefici economici e sociali. Favoriscono, inoltre, lo sviluppo delle economie rurali, creando opportunità di lavoro e rafforzando il legame tra qualità, origine e sostenibilità.
Per il CREA interviene la nutrizionista Stefania Ruggeri, ricercatrice del Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, che illustra le competenze scientifiche e tecnologiche dei diversi Centri di Ricerca per il miglioramento della qualità e della sostenibilità delle Indicazioni Geografiche, considerando gli aspetti sociali, culturali e antropologici. Partecipano, inoltre, i ricercatori Luigi Servadei e Milena Povolo, rispettivamente dei Centri di Politiche e Bioeconomia e Zootecnia e Acquacoltura.