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AGROBIODIVERSITA’ E DIETA MEDITERRANEA: IL NUOVO PARADIGMA ALIMENTARE PER LA TRANSIZIONE VERDE
L’impegno del CREA nel Secondo Congresso Internazionale sull’Agrobiodiversità (15-18 novembre)
“Il CREA, per sua mission istituzionale, è da sempre impegnato nel trovare e trasferire soluzioni innovative per promuovere la produzione di cibo salutare in agroecosistemi sostenibili per il benessere del pianeta e della società. In tal senso, il Secondo Congresso Internazionale sull’Agrobiodiversità – fortemente supportato dal CREA - rappresenta una piattaforma eccellente per condividere e aggiornare idee ed esperienze con un ampio numero di stakeholder nel mondo. Un appuntamento importante non solo per mettere in rete tutti i settori che operano per la sostenibilità delle produzioni agroalimentari sane e nutrienti; ma anche per poter apprendere approcci green e innovativi per far fronte ai cambiamenti globali, a partire dalle comunità locali fino ad arrivare alla ricerca, ai mercati e alle politiche ambientali.” ha affermato il Presidente del CREA Carlo Gaudio, in occasione delle dichiarazioni di apertura
“Il CREA, per sua mission istituzionale, è da sempre impegnato nel trovare e trasferire soluzioni innovative per promuovere la produzione di cibo salutare in agroecosistemi sostenibili per il benessere del pianeta e della società. In tal senso, il Secondo Congresso Internazionale sull’Agrobiodiversità – fortemente supportato dal CREA - rappresenta una piattaforma eccellente per condividere e aggiornare idee ed esperienze con un ampio numero di stakeholder nel mondo. Un appuntamento importante non solo per mettere in rete tutti i settori che operano per la sostenibilità delle produzioni agroalimentari sane e nutrienti; ma anche per poter apprendere approcci green e innovativi per far fronte ai cambiamenti globali, a partire dalle comunità locali fino ad arrivare alla ricerca, ai mercati e alle politiche ambientali.” ha affermato il Presidente del CREA Carlo Gaudio, in occasione delle dichiarazioni di apertura del Secondo Congresso Internazionale sull’Agrobiodiversità in corso in questi giorni, ospitato dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), dal Consultative Group for International Agricultural Research (CGIAR) e dall’Alliance of Bioversity International and CIAT, e co-organizzato fra gli altri, dal CREA.
Nell’ambito del Congresso si svolge l’intensa due giorni (15-16 novembre) del Side Event dal titolo "Mediterranean Diet: Sustainable Diets For Sustainable Life. Cultural Heritage, Nutritional Benefits and Social Wellbeing” (La Dieta mediterranea: diete sostenibili per una vita sostenibile. Eredità culturale, benefici per la salute e per la società), organizzato dal CREA, centro di Alimenti e Nutrizione, in collaborazione con CIHEAM, CNR, ENEA, ISPRA. Chair e coordinatore della manifestazione Elisabetta Lupotto, Direttore del centro del CREA Alimenti e Nutrizione.
Articolato in due sessioni dedicate a “Agrobiodiversità e Sistemi produttivi” e “Diete e sostenibilità”, offre molti spunti di riflessione, evidenziando in particolare il ruolo della agrobiodiversità nel promuovere e sostenere il cambio di paradigma alimentare necessario alla Transizione verde e le azioni chiave da seguire per centrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e quelli del Green Deal Europeo.
Martedì 16 novembre, in particolare, verranno illustrati gli effetti benefici della Dieta Mediterranea, universalmente riconosciuta come modello alimentare sano ed equilibrato, soprattutto in un’ottica di sostenibilità.
“Focalizziamo la discussione del primo panel di esperti sulla possibilità di riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi, associato ai benefici sociali che ne derivano e alle ricadute positive sulle economie locali – afferma Elisabetta Lupotto direttore CREA Alimenti e Nutrizione e coordinatore dell’evento - In questo ambito è strategico incentivare il consumo stagionale di prodotti freschi e locali, anche avvalendosi della biodiversità e della varietà degli alimenti, nel rispetto delle specificità dei diversi paesi, ciascuno con la propria cultura e tradizione alimentare. Nel secondo panel, - conclude Lupotto, chair di entrambi i panel - viene messa in evidenza la correlazione tra diete sostenibili e diete equilibrate, binomio che incontra perfettamente la teoria “One health”, cioè una dieta sana per l’uomo e sana per il pianeta”.
a cura di Micaela Conterio 3358458589