Briciole di pane
Aggregatore Risorse
La bachicoltura tra tradizione e nuove sfide
Il centro Agricoltura e Ambiente partecipa al convegno sulla bachicoltura del 29 giugno a Gallarate con il patrocinio del CREA e del comune di Gallarate
Il territorio di Gallarate rappresentava tra fine '800 e inizio '900 un'eccellenza per la produzione dei bozzoli e la gelsibachicoltura aveva fortemente connotato anche il paesaggio locale. La società agricola Mooroon ha coraggiosamente iniziato, unica realtà del territorio, a riconsiderare la sericoltura come una possibile fonte di reddito dell'azienda agraria, procedendo all'impianto del gelso e ai primi allevamenti del baco. La Società gallaratese per gli studi patri, che promuove lo studio e la valorizzazione del territorio, e Mooroon con il patrocinio del comune di Gallarate e del CREA, daranno vita il 29 di giugno ad una giornata di studio sulla gelsibachicoltura, dalle 9,30 alle 12,30. Per il CREA interverrà Silvia Cappellozza, responsabile del laboratorio di gelsibachicoltura di Padova del Centro di Agricoltura e Ambiente, che supporta l'iniziativa di rilancio locale attraverso la fornitura di uova e l'assistenza tecnica. Infatti, è importante collocare il risveglio dell'interesse locale per l'attività, nell'ambito di un programma più articolato di creazione di un itinerario turistico culturale di cui possano beneficiare le aziende agricole e le industrie creative e culturali, come quello promosso dal progetto europeo ARACNE, Horizon finanziato dall'Unione Europea che si pone l'obiettivo d'inventariare il patrimonio materiale e immateriale della gelsibachicoltura per poterlo riconoscere e salvaguardare. Ci sarà l'intervento di altri esperti competenti negli aspetti di storia economica della gelsibachicoltura, di antropologia culturale e di paesaggio. Sarà possibile osservare i bachi da vivo e fare una prova di trattura del bozzolo a cura di Mooroon.
Link utili: Gallarate riscopre la bachicoltura