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L’agricoltura nel Piemonte in cifre 2023
È disponibile la pubblicazione scientifica “L’agricoltura nel Piemonte in cifre 2023”, inserito nel tradizionale filone informativo che il CREA-Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia realizza sull’andamento del sistema agroalimentare, attraverso pubblicazioni a carattere sia nazionale che regionale.

Lo studio è a cura di Ilaria Borri e di Stefano Trione, con la realizzazione dell’ufficio grafico del Centro.
Attingendo a molteplici fonti statistiche, rappresenta uno strumento conoscitivo del sistema agricolo locale, realizzato per tutti gli operatori del settore: agricoltori e produttori, rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole, tecnici e professionisti, amministratori, consumatori e cittadini.
L’articolazione dei temi trattati spazia dalle caratteristiche strutturali e produttive specifiche dell’agricoltura a quelle dell’agroindustria e della cooperazione, con focus sul commercio con l’estero e sui consumi; dagli aspetti inerenti alla diversificazione e alla multifunzionalità che connotano il settore primario all’attuazione delle politiche comunitarie, nazionali e regionali.
L’agroalimentare è certamente uno dei comparti piu vitali dell’economia piemontese che rappresenta il 9,4% (in valore) dell’import e ben il 14,9% dell’export complessivo agroalimentare a livello nazionale, collocandosi al quarto posto tra le regioni italiane. Esso è strutturalmente orientato verso un’organizzazione produttiva che importa materie prime ed esporta prodotti trasformati.
Con riferimento ai consumi, la spesa delle famiglie piemontesi si e attestata sui 2.373 euro mensili, di cui 469 euro destinati all’acquisto di cibi e bevande (+1,7% rispetto al 2020); questa voce di spesa rappresenta il 19,8% del totale, vale a dire, mezzo punto percentuale in piu rispetto alla media nazionale.
I dati forniti dalla Rete di informazione contabile agricola (RICA) ed esposti nelle tabelle contenute nell’Opuscolo riferiscono ‒ oltre che le caratteristiche strutturali e i principali indici tecnici ‒ i risultati economici delle aziende agricole piemontesi raggruppate in base all’Orientamento Tecnico Economico, vale a dire alla specializzazione (ovvero: alla non specializzazione) produttiva. Maggiormente significativi sono gli indici che descrivono la produttività della terra e del lavoro, l’incidenza dei costi e del sostegno pubblico e, ancora, gli indici reddituali che si riferiscono, in particolare, alla redditività dei capitali aziendali considerata come capacità degli investimenti effettuati di generare componenti economiche positive e, dunque, reddito.
Nelle aziende agricole piemontesi sono assai diffusi gli impianti fotovoltaici e solari e numerose sono pure le aziende con impianti a biomasse solide (legno, rifiuti di legno e altri rifiuti solidi, ecc.) e quelle con impianti alimentati da effluenti zootecnici per la produzione di biogas.
Nella Pubblicazione sono riportati anche i dati del Rapporto ISMEA-Qualivita 2022 sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP, IGP e STG, in cui il Piemonte figura al terzo posto nella classifica regionale (dopo Toscana e Veneto): in tutto sono 86 le produzioni a denominazione, tra le quali sono ben 59 vini e 27 prodotti Food (14 DOP, 9 IGP e 4 STG). Notevole rilevanza hanno pure i 343 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) ottenuti con tecniche di produzione consolidate nel tempo, per un periodo non inferiore a 25 anni, in base a usi locali uniformi e costanti.
Nella regione sono circa 51.500 gli ettari biologici, principalmente rappresentati da foraggere permanenti, cereali e altri seminativi e, in misura più contenuta da fruttiferi e vite.
Un glossario a fine volume favorisce la comprensione dei termini tecnici contenuti nelle tabelle e nel commento.