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Politiche e Bioeconomia
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Politiche e Bioeconomia
Il Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia sviluppa analisi conoscitive e interpretative delle dinamiche economiche e sociali relative al settore agroalimentare, forestale e della pesca. Le analisi sull’andamento del sistema agroalimentare, gli approfondimenti di taglio settoriale e le analisi del funzionamento delle filiere costituiscono la principale attività istituzionale. Consulta la brochure istituzionale del Centro.
È organo di collegamento tra l’Italia e l’UE per la Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), che costituisce una raccolta di informazioni socioeconomiche originali e dettagliate, relative a un campione di aziende, classificate sulla base di una tipologia comune. Nata per esigenze conoscitive sul funzionamento economico delle imprese agricole, nel tempo, la RICA è divenuta un supporto indispensabile per la definizione e la gestione delle politiche agricole.
È soggetto attuatore del Programma Rete Rurale Nazionale (RRN) che accompagna l’attuazione della politica europea di sviluppo rurale attraverso azioni di sistema volte a migliorare la capacity building delle amministrazioni coinvolte, attività di animazione e informazione finalizzate alla partecipazione consapevole dei portatori di interesse sui temi della PAC, strumenti di comunicazione rivolti alla società civile e percorsi di networking per il confronto tra attori rilevanti a livello territoriale e settoriale.
Il Centro partecipa al Piano Operativo Agricoltura (POA) con attività di supporto tecnico-scientifico per la programmazione degli investimenti irrigui, il recepimento della normativa comunitaria in materia e l’integrazione sinergica con le politiche ambientali, politiche nazionali e regionali.
Il Centro di ricerca fornisce supporto tecnico e scientifico alle istituzioni pubbliche e private ed è impegnato in diversi filoni tematici di studio, che si articolano in numerosi progetti di ricerca, molti dei quali condotti tramite collaborazioni con altri soggetti istituzionali, università, istituti di ricerca nazionali ed internazionali, ed anche con soggetti privati.
Nello svolgimento delle sue attività il Centro si avvale del Comitato Scientifico. Per maggiori informazioni clicca qui.
Il Centro inoltre, è sede dell’Ufficio di Statistica dell’Ente (CREA-UdS).
Applicazioni nidificate
Titolo Notizie
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L’agricoltura nella Valle d’Aosta in cifre 2025
È disponibile la pubblicazione “L’agricoltura nella Valle d’Aosta in cifre 2025” – a cura di Stefano Trione del CREA ...
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Agroalimentare, IV trimestre 2024: stabile la performance economica con +0,1 di PIL, export traina sempre di più
On line ultimo bollettino CREAgritrend, l’aggiornamento periodico congiunturale del CREA
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Accordo tra il CREA e la Regione Lazio per promuovere ricerca, sviluppo e innovazione nell’agroalimentare
Al centro dell’intesa, sottoscritta dai due Presidenti, il Prof. Andrea Rocchi e Francesco Rocca, la salvaguardia e la tutela delle produzioni tipiche, come il kiwi e i vitigni resistenti.
Titolo Eventi
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15
mag 2025
ore 09:30
Sostegno pubblico in agricoltura - Metodologie e strumenti per l’analisi delle politiche di settore
dal 09
giu 2025
ore 09:30
fino al 12 giu 20251° Congresso di Agroecologia del Mediterraneo (AEMED 2025)
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Direttore del Centro
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Piano triennale della ricerca 2021-2023
Piano triennale della ricerca 2021-2023
Il Piano triennale di attività del CREA contiene la visione strategica decennale e la pianificazione operativa sia dell’Ente in generale sia dei singoli Centri di Ricerca in particolare e viene aggiornato annualmente.
E’ elaborato dal Consiglio Scientifico, adottato dal Consiglio di Amministrazione ed approvato dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Scopri il Piano Triennale del CREA
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La storia del centro definitivo PB
POLITICHE E BIOECONOMIA
La storia del centro
Il CREA-Centro di ricerche Politiche e Bio-economia nasce dall’ingresso dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) nel nuovo Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. L’INEA è stato fondato da Arrigo Serpieri nel 1928 con il Regio Decreto n. 1418 del 10 maggio 1928., con l’obiettivo di svolgere indagini e studi di economia agraria e forestale, seguendo le trasformazioni del nascente sistema agroindustriale italiano.
La testimonianza della poliedricità dell’Istituto è fornita, negli anni trenta in poi, da una serie di grandi inchieste, i primi passi delle scienze sociali applicate nel nostro Paese nel dopoguerra, il momento della riforma agraria e, negli anni sessanta, dalla partecipazione attiva alla costituzione degli strumenti conoscitivi della Politica Agricola Comunitaria (PAC).
L’Istituto, articolato territorialmente in sedi presenti in tutte le regioni italiane, ha concorso in modo determinante alla formazione di una cultura della contabilità agraria nel nostro Paese, in quanto liaison tra lo Stato Italiano e la Commissione Europea nella creazione e nella gestione della Rete d’Informazione Agricola Contabile Agricola (RICA).
Negli anni settanta ha risentito della crisi dell’intero settore agricolo, ma tra la fine degli anni ottanta e l’inizio del decennio successivo ha vissuto una rinnovata centralità per la capacità di interpretare lo spirito della nuova PAC ed assimilare, nella ricerca economico-agraria, i grandi temi dell’ambiente, della sostenibilità, delle risorse naturali e dello sviluppo locale, recepite poi nel nuovo statuto del 2005 e nei regolamenti seguiti.
L’Istituto, in questa fase, ha acquisito una sempre maggiore visibilità presso le istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, grazie all'intensa attività di supporto alle decisioni politiche e di analisi dei contesti economico-sociali dello sviluppo del settore primario e del sistema agroalimentare. Con il suo ricco bagaglio culturale e professionale, l’INEA entra, a partire dal 2015, nella grande famiglia CREA, che oggi è il più grande ente di ricerca per l’agricoltura in Italia ed uno dei maggiori in Europa.