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Briciole di pane

Parcelle sperimentali di conifere e latifoglie mediterranee

Parcelle sperimentali di conifere e latifoglie mediterranee

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L’Azienda “Ovile”, ubicata nel Comune di Roma (XIII Municipio, zona Casalotti), occupa una superficie di circa 77 ettari dove sono state costituite nei decenni di attività sperimentale, prima da parte dell’Ente Nazionale Cellulosa e Carta e poi della Società Agricola e Forestale, dal CRA  e per finire dal CREA, parcelle sperimentali di specie arboree di conifere e latifoglie adatte al clima mediterraneo (Pinus sp., Cupressus sp., Cedrus sp., Eucalyptus sp., Prunus sp., Juglans sp., Robinia pseudoacacia).

Il miglioramento genetico delle specie arboree forestali ha rappresentato per circa mezzo secolo l’attività di ricerca principale. L’obiettivo originario per l’attività di ricerca sulle conifere era quello di rispondere alla necessità di aumentare la produzione nazionale di materiale legnoso mediante  l’impiego di specie a rapido accrescimento come il pino insigne (Pinus radiata) e specie più adatte ai climi mediterranei (Pinus halepensis, Cedrus atlantica, Pinus eldarica, Pinus brutia, Pinus pinaster). Nel tempo sono state realizzate parcelle di confronto di provenienze, discendenze e cloni selezionati per studi sull’accrescimento a breve termine o di lungo termine, sull’adattamento anche in relazione al cambiamento climatico e per la raccolta di seme selezionato da utilizzare in nuove piantagioni e rimboschimenti.

Tra le diverse parcelle di conifere, si ricordano: le collezioni di conifere (1977 e anni successivi), la prova di confronto tra pini mediterranei, cedro dell’Atlante, cipressi (1972), il confronto di provenienze e discendenze di Pinus halepensis (1985), il confronto di 8 provenienze di Pinus pinaster (1985), il confronto di 26 discendenze individuali locali di Pinus radiata (1978), il confronto di 16 provenienze dell’areale primario di Pinus radiata (1981), il confronto di 9 provenienze dell’areale primario di Cedrus atlantica (1982), il confronto di 42 provenienze di Pinus halepensis e Pinus brutia (1975), il confronto di 19 provenienze di Cedrus libani e C. atlantica (1994).

Il miglioramento genetico, come accaduto per le conifere, ha rappresentato l’attività di ricerca per circa mezzo secolo di alcune latifoglie a rapido accrescimento per produzione di biomassa a scopi energetici e fitorisanamento, come gli eucalitti, il pioppo e la robinia nonché altre non a rapida crescita così dette di pregio per produzione legnosa di qualità, come i noci e i ciliegi. Per le specie considerate (Populus spp,  Eucalyptus spp,  Juglans spp,  Prunus spp,  Robinia pseudoacacia), a partire dagli anni ’60 del secolo scorso sono state costituite ampie popolazioni di base con materiale proveniente dall’areale primario e secondario, tra cui imponenti campionamenti a livello nazionale.  Si tratta di attività di programmi di miglioramento genetico di tipo tradizionale (solo per il noce ci si è avvalsi della MAS  in collaborazione con altri enti di ricerca  quali il CNR), finalizzati all’ottenimento di ibridi interspecifici per sfruttare l’eterosi ibrida, la combinazione di resistenze e l’accorciamento dei turni fisiocratici.

L’insieme di questo materiale genetico costituisce una delle collezioni di germoplasma di piante arboree da legno tra le più complete e per questo uniche non solo a livello nazionale ma anche europeo (Juglandetum, Cerasetum, Robinietum, Eucalyptetum)

In particolare nel Juglandetum sono rappresentati 3 generi (Juglans, Carya, Pterocaria) 5 specie e 4 ibridi interspecifici per un totale di circa 30 provenienze/accessioni. Lo Juglandetum, costituito inizialmente per il miglioramento genetico del noce in funzione della qualità del legno, negli ultimi anni è risultato una fonte di germoplasma preziosa per l’individuazione di materiale resistente ad alcune fitopatie che interessano i portainnesti nella nocicoltura da frutto.  Nell’Eucalyptetum sono presenti 12 specie per un totale di circa 60 provenienze/accessioni. Si dispone di un arboreto da seme di Eucalyptus camaldulensis della provenienza lago Albacutya (VIC),  la migliore per le zone a clima mediterraneo e di alcuni cloni interspecifici adatti all’impiego in piantagione sempre in area mediterranea. Nel Robinietum sono presenti circa 100 provenienze/accessioni. 

Oggi tutta la superficie aziendale è parte della Riserva regionale Monumento Naturale Parco della Cellulosa istituita nel 2006 al fine di salvaguardare l’eredità rappresentata da queste piantagioni. Periodicamente vengono organizzate visite per motivi di studio e di educazione ambientale.

Referenti: Giovanni Mughini, Giuseppe Pignatti

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Ultimo aggiornamento: 12 giu 2019

Per informazioni contattare: crea@crea.gov.it