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Verso la RISA: le sfide del CREA Politiche e Bioeconomia nella nuova Rete d’Informazione sulla Sostenibilità Agricola
Quali saranno le sfide che il CREA Politiche e Bioeconomia, organo di collegamento per l’attuazione e la gestione della RICA, dovrà affrontare nella transizione alla nuova Rete d’Informazione sulla Sostenibilità Agricola (RISA)?
Il 31 ottobre scorso si è concluso l’iter di approvazione da parte della Commissione Europea dei regolamenti che definiscono il quadro normativo della nuova indagine europea sulla sostenibilità agricola, denominata FSDN (Farm Sustainability Data Network), in Italia RISA (Rete d’Informazione sulla Sostenibilità Agricola). L’ultimo è stato il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2746 che, tra le altre cose, definisce il nuovo quadro delle variabili, sancisce l’importanza della interoperabilità e fissa un periodo di setting-up mettendo a disposizione risorse finanziarie per l’implementazione della nuova rete.
Il percorso, avviato a maggio 2020 con la pubblicazione da parte della Commissione europea della strategia Farm to Fork, ha visto coinvolti tutti gli Stati membri dell'UE ed è stato portato avanti con la partecipazione dei numerosi soggetti interessati all’indagine, in primis gli organi di collegamento designati: per l’Italia, il CREA Politiche e Bioeconomia.
La transizione dalla RICA alla RISA ha come scopo principale quello di allargare la base informativa utile alla valutazione degli obiettivi e degli impatti delle misure previste dalla nuova Politica Agricola Comune. L’aggiunta di variabili sociali ed ambientali più idonee all’analisi delle nuove politiche del settore agricolo costituisce la parte più importante del passaggio e va ad arricchire il patrimonio informativo di una rilevazione tradizionalmente concentrata solo sugli aspetti tecnici ed economici delle aziende.
La fase negoziale tra gli Stati membri e i servizi tecnici della Commissione è stata caratterizzata da un dibattito intenso sul contenuto dei nuovi Regolamenti e, in particolare, sulla scelta delle nuove variabili da rilevare.
Punti importanti della nuova Rete per la sostenibilità agricola sono quelli riguardanti la raccolta dei dati, la loro diffusione, il coinvolgimento degli agricoltori nell’indagine. Nei regolamenti di attuazione della RISA, è previsto che gli Stati membri favoriscano i processi di interoperabilità tra le diverse banche dati pubbliche presenti nei sistemi informativi nazionali e che adottino metodiche e strumenti innovativi per la raccolta e la compilazione dei dati. Viene, inoltre, chiesto di favorire la partecipazione degli agricoltori attraverso incentivi diversi, che possono andare dalla restituzione dei risultati all’utilizzo dei dati per la consulenza aziendale.
In Italia, il processo di conversione dell’indagine è stato seguito dal CREA Politiche e Bioeconomia, sia nella fase di definizione del contenuto informativo sia negli aspetti organizzativi necessari per avviare la raccolta completa di tutte le informazioni, che inizierà nel 2026 per l’anno contabile 2025.
Il CREA Politiche e Bioeconomia nei prossimi mesi organizzerà diversi eventi informativi su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo gli operatori interessati a conoscere la struttura e le potenzialità di uno strumento utile alla misurazione della sostenibilità delle pratiche agricole, sotto diversi punti di vista.