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Zootecnia e Acquacoltura
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Briciole di pane
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Aziende sperimentali
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Tenuta "Bella"
Le attività
Cos'è
La tenuta "Bella", dell’estensione di circa 70 ha (Concessione demaniale), è dedicata alla ricerca (produzione degli alimenti per il bestiame – scorte foraggere – e il pascolamento estensivo di circa 900 capi ovini e caprini autoctoni). Oltre agli uffici (300 mq) e al laboratorio (300 mq), tra le strutture di maggior rilievo, sono presenti il caseificio didattico sperimentale di 250 mq, con annessa sala di degustazione (811 mq), ed il centro di formazione “Collegamento Ricerca-Divulgazione”, realizzato nell’ambito del regolamento CEE 2052/88, obiettivo 1, con 25 stanze singole, videoteca, campo da tennis, aule dotate di traduzione simultanea, sala convegni, biblioteca.
Il “centro” viene utilizzato per attività di formazione, riqualificazione e degli operatori del settore e dei tecnici dei servizi di Sviluppo Agricolo, per seminari, congressi e stages di breve e media durata. Sono presenti una stalla (1481 mq) ed una sala di mungitura (80 mq dotata di 48 poste di mungitura).
Contatti
Dott. Salvatore Claps
dal Lunedì al Venerdì 8-17
location_onS.S. 7 Via Appia 85051 Bella Muro (PZ)
Coordinate GPS
40.701110 / 15.545775
Storia del centro ZA definitivo
ZOOTECNIA E ACQUACOLTURA
La storia del centro
La sede di Bella del CREA nasceva nel 1911 come Regio Istituto Zootecnico, per espressa volontà del lucano Francesco Saverio Nitti, Ministro dell’Agricoltura. Si deve ad Alberto Romolotti, primo direttore del Regio Istituto Zootecnico per la Lucania, la trasformazione di un podere quasi abbandonato in un centro per l’attività dimostrativa e di trasferimento di tecnologie e mezzi tecnici. Nel 1967 l’Istituto Zootecnico per la Lucania entra a far parte dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Roma. Nel 2014 la sede entra a far parte del CREA e confluisce nel Centro di ricerca Zootecnia e Acquacoltura (CREA-ZA).
L’esistenza dell’azienda di “Tor mancina” è ben documentata fin dall’anno 1600, ed è stata proprietà delle più importanti famiglie nobiliari romane (Barberini, Grillo e Boncompagni) fino al 1922, quando la tenuta fu venduta da S.E. Don Francesco Antonio Boncompagni Ludovisi principe di Piombino e deputato al parlamento italiano all’Istituto Lattifero Agrario e Zootecnico.
L’anno successivo quest’ultimo prese il nome di Istituto Sperimentale Zootecnico di Roma, diventato nel 1967 Istituto Sperimentale per la Zootecnia e nel 2014 sede di Monterotondo del Centro di Ricerca Zootecnia e Acquacoltura del CREA.
L’Istituto sperimentale di Zootecnia di Modena venne istituito nel 1925 col compito di allevare, a scopo di ricerca e selezione, le razze animali locali, nazionali ed estere e di promuovere la zootecnia modenese e regionale. Nel 1967 confluì nell’Istituto sperimentale per la zootecnia, con sede a Roma. Dal 2006 è divenuto Unità di ricerca per la Suinicoltura del CREA. Fino agli anni ’80 le ricerche hanno riguardato razze bovine da latte e da carne, suine, avicole, nonché la produzione del Parmigiano Reggiano. L’attività di ricerca attuale è incentrata sui rapporti fra alimentazione e qualità delle carni suine in funzione dei prodotti DOP, sulla riduzione dell’impatto ambientale dell’allevamento, sull’utilizzazione a fini agricoli ed energetici dei reflui zootecnici e sull’allevamento del suino con metodo biologico.
La sede di Lodi Centro di ricerca Zotecnia ed Acquacoltura (CREA-ZA) deriva dall'agregazione di quattro istituti sperimentali del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), tutti fondati tra gli ultimi anni dell'800 ai primi del 900: l'Istituto per le Colture Foraggiere, l'Istituto Lattiero - caseario, l'Istituto per la Zotecnia sezione di Cremona e l'Istituto per la Cerealicoltura sezione di Sant'Angelo Lodigiano. Nel 1923, all'Istituto Lattiero - caseario fu aggiunta un'azienda agraria. Le diverse strutture si sono aggregate in un unico organismo che racchiude le competenze scientifiche e tecniche dell'intera filiera bovina lattiero-casearia dai foraggi agli alimenti per l'uomo.