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Briciole di pane

Attività di ricerca

Attività di ricerca

Il Centro svolge ricerche con approcci integrati e multidisciplinari per il miglioramento genetico, la valorizzazione della biodiversità, l'innovazione agronomica e la difesa ecocompatibile di specie coltivate in pieno campo e sotto serra, orticole, aromatiche, floricole - ornamentali, per l'arredo urbano e delle produzioni vivaistiche. Gli obiettivi di ricerca ed innovazione si concretizzano nell’aumento sostenibile della produttività, della redditività e dell’efficienza delle risorse negli agro-ecosistemi; nella valorizzazione delle risorse genetiche e dei servizi ecologici e sociali provenienti dall’agricoltura; nella sicurezza alimentare legata a qualità, tipicità dei prodotti agricoli e stili di vita.

Miglioramento genetico e valorizzazione della biodiversità

Miglioramento genetico e valorizzazione della biodiversità
Le attività di ricerca di questa area tematica hanno come obiettivo lo sviluppo di nuovi materiali genetici attraverso l’integrazione e l’implementazione di approcci convenzionali e innovativi. Tali scopi sono perseguiti sia tramite il recupero, la valorizzazione e l’utilizzo della biodiversità, sia attraverso approcci genetici e biotecnologici avanzati per l’induzione e la selezione di nuova variabilità. Le specie principali sulle quali si stanno conducendo attività di ricerca e sviluppo di materiali genetici sono specie orticole (peperone, rucola, melanzana, pomodoro e leguminose da granella), floricole (alstroemerie, garofani, passiflore, calle, campanule, rose e ortensie) e aromatiche (mirto, salvie, rosmarino, elicriso). Le attività sono orientate anche all’innovazione di prodotto, mediante la selezione dei genotipi più adatti alla filiera dei fiori eduli.

Innovazione agronomica

Innovazione agronomica
Le attività di ricerca di questa area tematica includono diversi aspetti dell’ortoflorovivaismo in coltura protetta, in vivaio e in pieno campo, con particolare riguardo agli ambienti mediterranei e prevedono la messa a punto di protocolli per ottimizzare le tecniche agronomiche, la riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi energetici. In particolare, esse sono rivolte: al miglioramento della nutrizione e della sostenibilità delle colture attraverso la messa a punto e il trasferimento di sistemi colturali ecocompatibili basati anche su: a) riciclo delle biomasse agricole di scarto; b) valutazione dell’impatto degli ammendanti organici sulle caratteristiche microbiologiche dei suoli e sulla qualità dei prodotti; c) biostimolazione e impiego di microrganismi utili (micorrize e rizobatteri promotori di crescita, PGPR); d) incremento dell’azotofissazione biologica; alla realizzazione di sistemi di produzione senza suolo a ciclo chiuso; allo sviluppo di sistemi serricoli, anche high-tech, per la gestione integrata della climatizzazione, della fertilizzazione e del bilancio idrico ed energetico, avvalendosi anche di sensori in continuo per il controllo remoto dello stato fisiologico della pianta; allo studio di substrati alternativi alla torba per l’ortoflorovivaismo; all'uso efficiente delle risorse attraverso l’impiego di sistemi digitali (proximal e remote sensing) per il supporto alle decisioni riguardo a irrigazione e nutrizione. Le ricerche si avvalgono anche di un campo certificato ai sensi della vigente normativa europea per l’agricoltura biologica e di tecnologie dell’agricoltura di precisione.

Difesa ecocompatibile

Difesa ecocompatibile
In questa area tematica, le attività di ricerca sono rivolte allo sviluppo di tecnologie eco-sostenibili e integrate per la difesa delle colture con l’obiettivo generale della riduzione dell’uso di fungicidi sintetici e dell’aumento dei livelli qualitativi delle produzioni. Gli studi innovativi a tal riguardo includono: sviluppo di tecnologie digitali (proximal e remote sensing) per la definizione di sistemi di supporto alle decisioni (DSS) nella difesa delle colture; implementazione di tecniche di controllo biologico con sviluppo di prodotti naturali, microrganismi antagonisti e genotipi resistenti/tolleranti; ricerca delle basi ecologiche delle proprietà soppressive di compost, compost tea ed altri ammendanti organici con studio del microbioma utile.

Piano Triennale di ricerca 2018/2020 - Obiettivi del centro

Piano Triennale di ricerca 2018/2020 - Obiettivi del centro

Genetica molecolare e miglioramento genetico (sede di Pontecagnano)

Colture in vitro e Biotecnologie (sede di Pontecagnano)

Qualità merceologica e tecnologica delle produzioni (sede di Pontecagnano)

Microbiologia e Difesa (sede di Pontecagnano)

Agronomia e nutrizione delle piante (sede di Pontecagnano)

Bioinformatica (sede di Pontecagnano)

Biochimica e Metabolomica (sede di Pontecagnano)

Diagnostica fitopatologica e valutazione della resistenza a patogeni (sede di Pontecagnano)

Biotecnologie e Coltura in vitro (sede di Monsampolo del Tronto)

Chimica (sede di Monsampolo del Tronto)

Fisiologia vegetale e Agronomia (sede di Monsampolo del Tronto)

Biotecnologie e colture in vitro (sede di Pescia)

Chimica (sede di Pescia)

Fisiologia vegetale e Agronomia (sede di Pescia)

Biologia molecolare e miglioramento genetico (sede di Sanremo)

Coltura in vitro (sede di Sanremo)

Biochimica (sede di Sanremo)

Microbiologia (sede di Sanremo)

Serre e camere di crescita per le attività di ricerca

Storia del centro home

ORTICOLTURA E FLOROVIVAISMO

La storia del centro

Il Centro è costituito da 4 sedi dislocate sul territorio italiano.

La sede di Pontecagnano Faiano (SA) nasce alla fine degli anni ’60 come Istituto Sperimentale per l’Orticoltura, che nel 1983 si è trasferito nell’attuale struttura. Nel 2007 l’Istituto è confluito nel Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA).

La sede di Monsampolo del Tronto (AP) deriva dalla Sezione Operativa Periferica di Ascoli Piceno dell’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura; con il riordino della ricerca nazionale avvenuto nel 1999 (D.L. 454) è confluita nel CRA come Unità di ricerca per l'orticoltura.

La sede di Pescia (PT) venne istituita nel 1969 come Sezione Operativa Periferica dell'Istituto Sperimentale per la Floricoltura di Sanremo e con l’Istituzione del CRA è divenuta Unità di Ricerca per il Vivaismo e la Gestione del Verde Ambientale ed Ornamentale. Grazie a un progetto finanziato nell'ambito del Patto Territoriale per la Valle del Pescia, nel 2004 sono stati realizzati importanti lavori di ampliamento: la nuova struttura è stata inaugurata nel dicembre 2007, contestualmente al suo ingresso nella rete delle strutture di ricerca del CRA.

La sede di Sanremo trae la sua origine dalla Stazione Sperimentale per la Floricoltura, il primo Ente che si occupa esclusivamente di floricoltura, istituito nel 1925 con regio Decreto n. 129; il primo direttore fu Mario Calvino, padre dello scrittore Italo. L’attuale sede, “Villa Bel Respiro” è stata acquisita nel 1953 grazie a una donazione da parte dell’Amministrazione Aiuti Internazionali. Nel 1967 con il D.P.R. n. 1318 viene istituito il nuovo Istituto Sperimentale per la Floricoltura. In seguito alla riforma operata dal CRA, dal 2 agosto 2007 l’Istituto è stato trasformato in Unità di ricerca per la floricoltura e le specie ornamentali.

Le sedi dispongono di sale riunioni (Pontecagnano Faiano e Monsampolo del Tronto 100 posti, Pescia 80 posti, Sanremo 40) e foresterie.