Menù di navigazione

Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura

Attività di ricerca

Attività di ricerca

Il Centro si occupa di colture arboree: frutta, agrumi e olivo. Svolge attività di ricerca per il miglioramento delle filiere, sviluppando tecnologie per il miglioramento genetico, la genomica, la propagazione, la sostenibilità delle produzioni e la qualità dei frutti e dei derivati, fino alla valorizzazione dei sottoprodotti. Cura la conservazione, caratterizzazione e valorizzazione delle collezioni frutticole, agrumicole e olivicole.

Il Centro Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura comprende le sedi di Rende, Roma, Acireale, Caserta, Forlì e Spoleto.

Innovazioni varietali mediante miglioramento genetico tradizionale e nuove biotecnologie e valorizzazione della agrobiodiversità a supporto di produzioni sostenibili e di qualità nel settore frutticolo, agrumicolo ed olivicolo

Il Centro conduce attività di miglioramento genetico finalizzato allo sviluppo di nuove cultivar di fruttiferi, agrumi ed olivo adatte ai diversi areali di coltivazione, più tolleranti ad avversità biotiche e pedoclimatiche, che rispondano a reali esigenze delle tre filiere e meglio coniughino innovazione, sostenibilità e qualità ‘made in Italy’. Per fronteggiare con efficacia le sfide presenti e future del cambiamento climatico in atto, esplora la variabilità genetica delle proprie collezioni di germoplasma alla ricerca di geni e marcatori associati a caratteri di rusticità per sviluppare nuovi materiali genetici integrando le proprie expertise di breeding convenzionale, genetica, genomica, bioinformatica e di New Breeding Technologies.

Innovazioni sui metodi di produzione con particolare riguardo alla digitalizzazione ed ottimizzazione delle operazioni colturali

Il Centro sviluppa e valida nuove metodiche di produzione al fine di aumentare la resa e la qualità delle produzioni olivicole, frutticole e agrumicole e di migliorare la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese agricole. Effettua studi sulle risposte fisiologiche nel continuum suolo-pianta-atmosfera per l’adattamento delle produzione frutticole ai cambiamenti climatici con il miglioramento dell’efficienza delle risorse con risvolti positivi in ambito economico e ambientale. Il Centro promuove l’utilizzo della sensoristica per il monitoraggio delle condizioni dei fruttiferi e l’implementazione e la validazione di piattaforme digitalizzate al fine di ottimizzare la gestione dei frutteti mediante precision farming tools.

Implementazione delle tecniche agroecologiche in frutticoltura biologica

Il Centro dispone di dispositivi sperimentali di lunga durata (Progetto RETIBIO) con i quali realizza attività per supportare adeguatamente la ricerca in agricoltura biologica. In particolare, le azioni sono: l’utilizzo dei dispositivi sperimentali di lunga durata come laboratori di campo per studi multidisciplinari di agroecologia e ecofisiologia, l’implementazione delle tecniche agroecologiche in frutticoltura e olivicoltura biologica, la valutazione della qualità di produzioni ottenute in sistemi agricoli biologici ad elevato grado di diversificazione, il consolidamento della rete relazionale bio con gli attori delle filiere.

Sistemi integrati per la protezione delle colture

Il Centro svolge attività di ricerca nell’ambito dell’interazione ospite – patogeno, della risposta dell'olivo ai diversi stress biotici ed abiotici, della selezione di varietà resistenti/tolleranti ai diversi patogeni e fitofagi, sviluppa protocolli diagnostici molecolari sensibili, rapidi e specifici per l’identificazione e la caratterizzazione di funghi e batteri fitopatogeni sul materiale vegetale sintomatico e asintomatico. Negli ultimi anni, si occupa, del monitoraggio, dell'individuazione, dell’identificazione e del controllo di Xylella fastidiosa, dello sviluppo di strategie di difesa nei confronti di organismi e microrganismi emergenti e riemergenti in conseguenza dei cambiamenti climatici. Sviluppa mezzi di lotta innovativi, ecocompatibili basati sia sull'uso di microrganismi antagonisti, che su formulati ad alto profilo tecnologico che consentano una drastica riduzioni delle dosi ad ettaro (nanotecnologie).

Qualità, tracciabilità, rintracciabilità e valorizzazione delle produzioni in pre- e post-raccolta

Per soddisfare le esigenze dei consumatori, il Centro conduce studi sul mantenimento delle caratteristiche qualitative, nutraceutiche e sensoriali dei prodotti frutticoli in pre e post-raccolta, e affianca le aziende delle tre filiere a sviluppare nuovi prodotti e processi. Offre gli strumenti e le tecniche per ottenere la tracciabilità sia di origine che sulla tecnica di coltivazione applicata (biologica o integrata). Infine, il Centro conduce diversi studi atti a valorizzare tutti gli scarti ed i sottoprodotti delle industrie di trasformazione agroalimentare, per il recupero di reddito aziendale e per il rispetto dell’ambiente.

Obiettivi del Piano Triennale di ricerca

Obiettivi del Piano Triennale di ricerca

Laboratorio di Qualità dei Frutti e Tecnologie Agroalimentari (Acireale, Caserta, Forlì, Rende, Roma)

Laboratorio di tracciabilità e rintracciabilità (Acireale, Rende)

Laboratorio di microbiologia e di nanotecnologie (Rende)

Laboratorio di Analisi Fitopatologiche (Acireale)

Laboratorio di Genomica e Bioinformatica (Acireale, Caserta, Forlì, Rende, Roma)

Laboratorio colture in vitro e micropropagazione (Acireale, Forlì, Rende, Roma)

Laboratorio di Conservazione, Caratterizzazione e Valorizzazione della Biodiversità Frutticola, Olivicola e Agrumicola (Acireale, Caserta, Forlì, Rende, Roma, Spoleto)

Laboratorio di Miglioramento genetico e Valutazione Varietale (Acireale, Caserta, Forlì, Rende, Roma, Spoleto)

Laboratorio di Difesa delle Colture (Acireale, Caserta, Rende, Roma)

Laboratorio di Agroecologia (Acireale, Forlì, Roma, Spoleto)

Piattaforma per lo studio della fisiologia delle piante (Acireale, Caserta, Rende, Roma, Spoleto)

Piattaforma di sequenziamento (Acireale, Forlì, Rende, Roma)

Dispositivi Sperimentali di Lungo Periodo (Acireale, Roma)

Piattaforma Tecnologica (Acireale, Forlì, Rende, Roma)

Sistema di Certificazione Volontaria (Acireale, Forlì)

Collezioni Varietali (Acireale, Caserta, Forlì, Rende, Roma)

Centro di Testing (Acireale)

Serre (Acireale, Forlì, Rende, Roma)

Storia del centro v.1 OFA

OLIVICOLTURA, FRUTTICOLTURA E AGRUMICOLTURA

La storia del centro

Il Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (CREA-OFA) è un Centro di ricerca appartenente al Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. Il Centro accorpa i centri precedentemente denominati di frutticoltura (CREA-FRU Roma, CREA-FRC Caserta, CREA-FRF Forlì), di agrumicoltura (CREA-ACM Acireale) e di olivicoltura (CREA-OLI Rende/Spoleto).

Sede di Acireale
Nel 1866 è la sede del “Comizio Agrario del Circondario di Acireale” e poi sede della “Regia Stazione Sperimentale di Frutticoltura e Agrumicoltura”. Nel 1967 la Stazione diventa “Istituto Sperimentale per l’Agrumicoltura”. Dal 2007 l’Istituto diventa “Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (ACM)” e infine dal 2017 sede del CREA-OFA

Sede di Rende
Nel febbraio del 1889 il Regio Ministero dell’Agricoltura, istituisce a Palmi un oleificio sperimentale denominato "Regio Frantoio Sperimentale" allo scopo di svolgere ricerche e studi sulla produzione dell'olio di oliva al fine di migliorarne la qualità e la resa. Il 31 gennaio 1899 il Regio frantoio fu trasferito a Cosenza. Poi, nel 1903 fu trasferito a Spoleto (PG), in seguito a regio decreto del 1903. Il 18/05/1924, con Regio Decreto n. 822, il “Regio Frantoio Sperimentale” fu eretto ad Ente morale autonomo assumendo il nome di “Regio Istituto Sperimentale ed annesso frantoio”. Nel 1924 veniva costruita la sede OFA odierna di Spoleto e nello stesso anno il Regio oleificio era trasformato in Istituto sperimentale per la olivicoltura e l'oleificio, come ente morale autonomo, sotto la vigilanza del ministero dell'economia nazionale (R.D. 18705/1924 n. 822). Nel 1968, con DPR n. 1318 del 23/11/67, fu istituito l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura, con sede a Cosenza e sedi operative periferiche a Spoleto e Palermo, quale Istituto di Ricerca e Sperimentazione Agraria del Ministero dell’Agricoltura e Foreste. Nel 1995 fu inaugurata la nuova ed attuale sede a Rende (CS). Nel 2007 l'Istituto sperimentale diventa Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'Industria Olearia (CRA OLI) con direzione a Rende e sedi a Città S. Angelo (PE) e Spoleto (PG). Dal 2017 la sede di Rende diventa sede scientifica e amministrativa del CREA Centro di Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura, uno dei 12 Centri di ricerca del CREA mentre la sede di Spoleto diventa sede periferica della sede di Rende.

Sede di Roma
Il CREA-OFA di Roma nasce come Istituto di Frutticoltura e di Elettrogenetica nel 1927. Nel 1955 l’istituto diventa Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma, integrando le tre Sezioni periferiche di Trento, Forlì e Caserta. La riforma del 1999 ha istituito il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (CRA) che ha trasformato l’Istituto in Centro di Ricerca per la Frutticoltura. La più recente riorganizzazione dell’Ente del 2017 ha dato vita al CREA-OFA al quale l’ex Centro di frutticoltura attualmente afferisce.

Sede di Caserta
Nel 1860 è sede dell’Istituto Agrario per la ricerca e lo studio della scienza agraria e l’Orto Agrario Sperimentale e nel 1939 dell’Istituto Caseario Zootecnico per il Mezzogiorno. Nel 1967 diventa una sezione operativa dell’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma. Nel 2007 diviene Unità di Ricerca per la Frutticoltura, nel 2015 Unità di Ricerca di Frutticoltura di Caserta (CREA-FRC) e dal 2017 è una delle cinque sedi di CREA-OFA.

Sede di Forlì
Nel 1872 è sede della Stazione Agraria Sperimentale di Forlì e nel 1910 del Laboratorio Autonomo di Chimica Agraria. Nel 1967 il Laboratorio viene trasformato in Sezione Operativa Periferica dell’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma.
​​​​​​​Nel 2007 diviene Unità di Ricerca per la Frutticoltura, nel 2015 Unità di Ricerca di Frutticoltura di Forlì (CREA-FRF) e dal 2017 è una delle cinque sedi di CREA-OFA.